domenica 19 aprile 2020

459 - L'ISOLA FUORI DAL TEMPO




Sembra impossibile ma…
Nel terzo millennio sul pianeta globalizzato dal web c’è un’isola che resiste ad ogni contatto col mondo civilizzato: è un paradiso naturalistico, ma non la trovi sui depliant delle agenzie di viaggio. Non la puoi visitare: sono in pochi ad esservi sbarcati, molti meno quelli che lo hanno potuto raccontare. Ringrazio Cettina Negretti per la segnalazione, e vi porto con me a North Sentinel.

Siamo nel golfo del Bengala, arcipelago delle Andamane. L’isola, quasi un quadrato di 60 km², è circondata dalla barriera corallina e non ha attracchi naturali. A parte le scogliere e una stretta spiaggia, è ricoperta da una fitta foresta. La tribù dei sentinelesi la abita da 60.000 anni, e resiste da sempre a qualsiasi contatto col mondo esterno. Chiunque si avvicina alla costa, viene accolto da una pioggia di frecce. Difficile quantificare la popolazione: attualmente è stimata tra i 50 e i 500 individui. Anche il linguaggio è assai diverso da quello delle popolazioni vicine. Sappiamo solo che sono cacciatori e raccoglitori, vivono in capanne nella foresta e il loro livello di progresso è pari a quello di una tribù paleolitica.

Storicamente, l’impero Maratha aveva basi navali nelle Andamane, ma North Sentinel non è mai citata nei testi dell’epoca. Nel 1771 una nave inglese segnala "una moltitudine di luci" sull’isola; nel 1867 un funzionario britannico scende a terra scortato dalla polizia. Pochi mesi dopo il mercantile Ninive fa naufragio sulla barriera corallina, e i 106 sopravvissuti, poi salvati, sono costretti a difendersi dagli attacchi dei sentinelesi. Nel 1880 una spedizione scientifica sbarca sull'isola, cattura 6 abitanti (una coppia di anziani e 4 bambini) e li conduce a Port Blair. L'intero gruppo, privo di difese immunitarie, si ammala rapidamente, il vecchio e sua moglie muoiono; i 4 bambini sono riportati sull’isola.

Nei decenni successivi varie squadre esplorative tentano inutilmente di sbarcare portando doni. Nel 1974 è la volta di una troupe cinematografica con un fotografo del National Geographic, scortati da poliziotti armati. Il tempo di lasciare doni sulla spiaggia, poi una fuga rapida inseguiti da un intenso lancio di frecce, una delle quali colpisce ad una coscia il regista. Seguono una serie di attacchi con frecce e zagaglie contro crocieristi curiosi, sfortunati pescatori, imbarcazioni varie ed elicotteri. Unico contatto pacifico, nel 1991 con un antropologo indiano e il suo team, poi finalmente nel 2005 il governo locale dichiara l’intenzione di non interferire con lo stile di vita degli indigeni e proibisce la ricerca di ulteriori contatti con loro. Dopo lo tsunami del 2004, preoccupati per la sorte dei sentinelesi, un elicottero governativo sorvola l’isola. Lo accoglie un fitto lancio di frecce. Tutto bene, sono ancora vivi. Meno bene nel novembre 2018 va ad un missionario statunitense, John Allen Chau: tenta di sbarcare sull'isola per convertire la popolazione al cristianesimo, ma gli indigeni lo uccidono appena appena messo piede sull'isola. La polizia arresta sette persone che hanno aiutato Chau a raggiungere North Sentinel.
 
 

 

 
 
 
 

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