lunedì 11 maggio 2020

495 - LA FALSA PARIGI




Sembra impossibile ma…
Una fedele riproduzione a grandezza naturale della città di Parigi, con repliche dei principali monumenti – dalla Torre Eiffel all’Arco di Trionfo a Notre Dame – ma anche dei boulevard, delle ferrovie con le principali stazioni, dei quartieri lungo la Senna, è stata costruita in gran segreto nel 1917 e poi rismontata un paio d’anni dopo.

I terribili bombardamenti aerei della seconda guerra mondiale hanno cancellato il ricordo di quelli meno letali ma comunque violenti della Grande guerra: con i loro raid notturni i bombardieri tedeschi, detti Gotha, sganciarono sull’Inghilterra e sulla Francia migliaia di bombe causando centinaia di morti. I radar non esistevano ancora, e gli aerei sorvolavano di notte la zona da bombardare e sganciavano la loro bomba sul primo bersaglio avvistato, per poi fuggire. Così nacque l’idea della “faux Paris”.

Una città fantasma creata per essere distrutta, uno specchietto per le allodole per far sganciare le bombe tedesche lontano dalla vera Parigi. Fra il 1917 e il 1918 così, a 25 chilometri dalla cattedrale di Notre Dame, dove oggi sorge la cittadina di Maisons-Laffitte e dove la Senna fa un’ansa simile a quella del centro parigino, fu edificata la falsa “ville lumière”. Che per tener fede al suo nome, di notte si illuminava con migliaia di luci colorate. Il progetto fu affidato all’ingegner Fernand Jacopozzi, lo stesso che aveva illuminato la Tour Eiffel, poi insignito della Legion d’Onore (e la gente se ne chiedeva il motivo): luci colorate, forni per imitare il bagliore di case, officine e fabbriche, monumenti ed edifici in legno dipinto, tessuti traslucidi per imitare i tetti in vetro delle fabbriche, e perfino un treno in movimento. Nel settembre del 1918 ci fu l’ultimo raid aereo dei tedeschi su Parigi, poi finì la guerra. A quanto pare, la città fantasma, rimasta incompiuta, non fu mai bombardata.

Nella seconda guerra mondiale in Nord Africa gli inglesi, guidati dal prestigiatore Jasper Maskelyne, replicarono su larga scala e con maggior successo l’operazione città fantasma. Ma questa è un’altra storia, e ve la racconterò un’altra volta. Per ora restiamo a Parigi, dove vi segnalo sempre in tema di bombardamenti una strana abitudine. Se, seduti al tavolo di un bistrot, all’improvviso sentite suonare tante sirene, non vi allarmate. Succede ogni primo mercoledì del mese a mezzogiorno in punto. E’ la rete di allarme anti-aereo, udibile in tutta la città. Una consuetudine iniziata a fine anni Trenta per verificare l’efficienza dell’impianto da usare in caso di attacco militare o di catastrofi. Guardate (e ascoltate) la clip. 

 

Nessun commento:

Posta un commento

760 - DIETRO IL PADRINO

    Un'offerta che non si può rifiutare. A trovarsela davanti è stato Francis Ford Coppola al momento di iniziare a girare I...