Sembra impossibile ma…
Questa
è una storia vera. La storia di Michael Hubert Kenyon, impiegato
modello americano che per 9 anni, fra il 1966 e il 1975, ha rapinato
una lunga serie di donne di tutte le età. E dopo essersi fatto
consegnare soldi e gioielli, ha praticato con la forza alla maggior
parte di loro un clistere d’acqua calda. Ringrazio Silvia Rosellini
per avermi segnalato la storia.
Kenyon
nasce a Elgin nell’Illinois nel 1944. Quando nel 1967 si laurea
alla University of Illinois at Urbana-Champaign ha già compiuto la
sua prima aggressione ai danni di due sorelle adolescenti. Con la
laurea in tasca abbandona l’Illinois, e in quel
periodo di aggressioni che si concludono con la bizzarra pretesa
parlano i quotidiani di diverse cittadine americane. Tanto che la
gente ci scherza sopra e l’espressione “enema bandit” (il
bandito del clistere) negli Stati Uniti, diventa un ironico modo di
dire comune. Nel maggio 1972 Kenyon rientra in Illinois e trova
lavoro come impiegato al Dipartimento delle Entrate di Lincolnwood.
In
tutto lo Stato riprendono le rapine: nella contea di Cook le vittime
sono 3 hostess, nella contea di Urbana 4 donne a una sola delle quali
pratica il clistere. La sua carriera criminale si conclude nel
dicembre 1975, quando la polizia associa il suo nome a una serie di
rapine avvenute nelle periferie di Chicago. Lui si presenta in
questura, si proclama innocente ma durante l'interrogatorio parla più
volte con ammirazione del "bandito del clistere".
L’inchiesta che segue lo porta in tribunale. Lui confessa di essere
l’autore di numerosi colpi “con clistere”, ma quest’ultimo
non è previsto come reato da nessuna legge americana, anche perché
non ci sono precedenti. Così il giudice lo condanna a 12 anni di
carcere per le 6 aggressioni con rapina accertate. Nel 1981 Kenyon
torna in libertà sulla parola.
La
vicenda del “bandito del clistere” ha ispirato il brano jazz
”Salute to the Enema Bandit” di Henry Threadgill, il film porno
“Water Power”, il romanzo “The odd woman” e un celebre brano
di Frank Zappa, “The Illinois enema bandit”. Come dire, non tutto
il male... Se
volete scambiarci due chiacchiere il link vi porta al suo indirizzo
facebook.
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