Sembra
impossibile ma…
I
primi ad essere rimasti a bocca aperta sono stati gli invitati al
matrimonio: tutto si aspettavano fuorché veder arrivare la sposa
dentro una cassa da morto trainata da un Motor Trike nero. Poi, una
volta davanti all’ufficio del registro di Anglesey, in Galles, dove
si celebravano le nozze, il coperchio con una grande immagine del
“triste mietitore” si è sollevato, e lei, di bianco vestita, si
è alzata e ha camminato, per rifugiarsi fra le braccia del futuro
marito, l’unico informato dell’insolita apertura della cerimonia.
Così
Jenny Buckleff, 58 anni, si è sposata con Christopher Lockett di 51.
La donna è impiegata al servizio clienti dell'agenzia di scommesse
Bet365, ma in precedenza, con una qualifica di imbalsamatrice, aveva
lavorato per un'agenzia di pompe funebri. Agli invitati sbalorditi ha
spiegato che il suo scopo era proprio fare una sorpresa: "Volevo
solo fare qualcosa di leggermente diverso! Sono stata indecisa fino a
ultimo se dirlo a Chris o no, ma mi è sembrato giusto avvisarlo.
Come l’ha presa? Era un po' sorpreso, ma ha detto che se la cosa mi
faceva felice, non aveva niente in contrario. Che altro potrei
chiedere a un nuovo marito?”.
Alla
guida del Motor Trike che trainava la bara c’era la cognata Hayley:
ha sostituito il fratello Roger per motivi di salute (ha avuto da
poco un infarto) che non gli hanno permesso di guidare come avrebbe
voluto. La bara appartiene proprio a Roger, un regalo avuto da sua
figlia che lui usava come trailer. E la cerimonia dark è stata fatta
anche in suo onore: “Normalmente - spiega la sposa – non amo i
look dark o heavy metal; mio fratello invece sì, è coperto di
tatuaggi e piercing: per una volta ho voluto fare le cose secondo i
suoi gusti. E’ stato bello poter fare qualcosa di un po’ diverso
per fargli piacere". Jenny e Christopher avevano già 5 figli da
precedenti matrimoni, e alla cerimonia erano tutti presenti. Jade, la
figlia di 27 anni, ha commentato: "La bara? Sì, era un po'
strana, ma che ci volete fare, mia madre è fatta così: non è mai
normale”.
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