Sembra impossibile ma…
Molti
anni prima di Jack lo squartatore (serial killer autore con certezza
di 5 omicidi), Londra per decenni è stata terrorizzata da un altro
misterioso criminale noto come Spring-heeled Jack ("Jack dai
tacchi a molla"), per il suo singolare modo di fuggire dopo ogni
colpo, compiendo senza alcuna rincorsa salti di decine di metri.
La
prima apparizione è del settembre 1837; una donna di nome Polly
Adams racconta di esser stata attaccata e sfigurata di notte in un
parco londinese da un uomo-diavolo con lunghi artigli. La polizia non
le crede; nel giro di poche settimane però le denunce si
moltiplicano. Tutte parlano di una sorta di demone col volto orrendo
e gli occhi fiammeggianti, mantello nero, cappello a cilindro e mani
dotate di affilati artigli con i quali deturpa il volto delle
vittime. E tutte dicono di averlo visto allontanare a grandi balzi,
anche di 30 metri. Passano gli anni e gli attacchi si moltiplicano,
Spring-heeled Jack è il terrore della Londra vittoriana, colpisce
soprattutto donne e poliziotti; gli investigatori sospettano di un
nobile, Henry de La Poer Beresford terzo marchese di Waterford.
Alcuni testimoni fra l’altro hanno visto l’iniziale del suo nome,
una W dorata, sul mantello di Jack. Ma nel 1859 il marchese muore e
gli attacchi del criminale non si interrompono, anzi, inizia anche ad
uccidere. La storia andrà avanti per decenni: l’ultima aggressione
del demone fiammeggiante è del 1904.
Oggi, dopo tanti anni, il confine fra realtà e leggenda, già tenue, è ancora più sottile, ma
gli storici hanno accertato non solo che il misterioso personaggio è esistito, ma che Lord Waterford ha sicuramente avuto
un ruolo importante nella vicenda. Il nobile infatti è sempre
presente a Londra durante i primi attacchi di Jack, e fra le altre
stravaganze uno dei suoi passatempi giovanili era saltare addosso a
passanti inconsapevoli per spaventarli; in passato inoltre il
marchese ha vissuto due esperienze umilianti, una con una donna,
l’altra con un agente di polizia. Così, secondo gli studiosi, per
trasformarsi in demone, avrebbe progettato con l'aiuto di amici
esperti in meccanica stivali con tacchi a molla speciali con i quali
riesce a fare salti incredibili, e attrezzi da sputafuoco per
terrorizzare le vittime. Dopo la sua morte poi sarebbero stati altri
(semplici emuli o addirittura una setta) a impersonare Jack.
Del
resto il profilo di Waterford non è quello di uno stinco di santo:
protagonista fin da ragazzo di risse, scherzi brutali e tremendi
vandalismi tanto da meritarsi il soprannome di “mad marquis”,
dimostra più volte di disprezzare le donne e ogni tipo di autorità.
La sua vita è un lungo elenco di malefatte. La più famosa nel 1837
quando con un gruppo di amici, tutti nobili ubriachi, scatena una
delirante notte di guerriglia a Melton Mowbray: dopo aver appeso un
sorvegliante al campanile, rovesciato carrozze e vetture, distrutto
porte e insegne, devastato la banca e l’ufficio postale, dipingono
tutta la città (compresi diversi abitanti e un plotone di gendarmi)
con vernice rossa trovata in un magazzino. Processato e condannato,
se la cava, come in molte altre occasioni, grazie al blasone e
pagando tutte le spese. Morirà ubriaco tentando di saltare da un
balcone in sella ad un cavallo.
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