Sembra
impossibile ma…
C’è
una capitale europea, una metropoli, che ha deciso di chiudere il
centro storico a qualsiasi tipo di automobile. Chi ha qualche annetto
sulle spalle ricorda i tempi dell’austerity. In sostanza causa
crisi petrolifera fra il dicembre 1973 e l’aprile 1974 la domenica
in tutta Italia (come in Europa) venne vietata completamente la
circolazione delle auto. E molti di noi di quelle “strane”
domeniche di quiete e aria pulita hanno un bellissimo ricordo.
Forse
fra questi ci sono gli amministratori di Oslo, che si sono detti:
“Perché non bandire le auto dal centro storico?”. Quando? Entro
la fine del 2019. Quali? Tutte, non solo quelle a benzina ma anche
quelle ibride ed elettriche.
Primo
passo, a inizio primavera del 2018, l’eliminazione di tutti i
parcheggi. Tenendo però ben presenti le esigenze di residenti e
pendolari, che sono quasi centomila. Questo il piano: primo, via i
parcheggi. Secondo, puntare sulle bici elettriche (o meglio su quella
splendida evoluzione che è la bicicletta a pedalata assistita) con
forti incentivi economici per l’acquisto. E sviluppo della già
ampia rete di piste ciclabili, con 60 chilometri di nuovi tracciati.
Terzo: potenziare in maniera massiccia la già ottima rete pubblica
di autobus e tram. Infine utilizzare gli ampi spazi ricavati dai
parcheggi per creare nuovi luoghi di aggregazione e spazi pubblici
come parchi gioco e teatri di strada, con bar e ristoranti. Obiettivo
dichiarato, ridurre del 50% le emissioni di CO2, in un Paese come la
Norvegia certo non fra i più inquinati, e che ha deciso da tempo di
vietare entro il 2025 la vendita di automobili a gasolio e benzina.
Intanto
la vicina Finlandia ha fatto scelte analoghe, e senza imporre
divieti: gli amministratori di Helsinki infatti sono certi di
riuscire a creare le condizioni perché entro il 2025 il ricorso alle
auto private diventi tanto sconveniente da essere superfluo.
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