Sembra
impossibile ma...
Nella
Death Valley in California c'è una piana desertica dove grosse
pietre pesanti fino a 300 chili si spostano per molte decine di metri
lasciando una scia sul terreno, e cambiano anche direzione. Per
secoli al misterioso fenomeno sono state date le più fantastiche
spiegazioni, e solo di recente la scienza ha risolto l'enigma.
La
Valle della Morte è veramente un mondo a parte, uno dei luoghi più
affascinanti del pianeta, e fra le tante meraviglie che attraggono i
turisti c'è la Racetrack Playa, un pianoro piatto come una pista di
pattinaggio e lungo quasi 5 chilometri, punteggiato da centinaia di
rocce: le sliding rocks (o sailing stones). L'ecosistema della Playa
è in realtà molto particolare: si tratta infatti della superficie
di un lago asciutto che quando piove si riempie di acqua piovana;
spesso la spianata è battuta dai venti, che durante le tempeste
invernali raggiungono i 145 km/h. Di notte poi la temperatura scende
spesso sotto lo zero, e l'acqua, diventa ghiaccio. Nelle stagioni
calde invece è una tavola desertica arsa dal sole. Le scie lasciate
dai massi sono molto evidenti e diverse fra loro, alcune corte, altre
lunghe fino a 300 metri, alcune dritte, altre ricurve, altre ancora a
zig zag. E hanno alimentato per anni leggende di ogni tipo, finché
un team di scienziati è riuscito a filmare i massi proprio mentre si
spostavano.
E'
il 2011 quando un gruppo di geologi fissa unità GPS attivate dal
movimento su 15 pietre, che poi saranno monitorate utilizzando anche
telecamere time-lapse. Per due anni non succede niente, poi nel
dicembre 2013 le rocce si muovono. A mezzogiorno di una giornata di
sole dopo una notte molto fredda, il lago è coperto da 7 centimetri
d'acqua, ghiacciata in superficie; il ghiaccio inizia a incrinarsi,
poi inizia l'incredibile danza: poggiate su sottili lastre di
ghiaccio si spostano come su pannelli fluttuanti spinti dal vento su
uno strato di acqua e fango, dove imprimono le scie. Ed è il vento a
determinare velocità e traiettorie. I ricercatori le vedono
camminare a lungo, alcune per 16 minuti; una percorre 224 metri.
Scoprono così che il fenomeno richiede diverse circostanze
concomitanti: lo strato d'acqua piovana deve poter ghiacciare ma
essere abbastanza basso da lasciare le rocce scoperte, il ghiaccio
deve essere spesso da 3 a 6 millimetri in modo da potersi rompere
col sole, ma abbastanza da far da zattera alla roccia. E il vento
forte serve solo per l'impulso iniziale, poi basta una leggera brezza
a far fluttuare le pietre su sottili lastre di ghiaccio.
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