Sembra
impossibile ma...
Un'importante
azienda cinese ha fissato un insolito premio di risultato per i suoi
dipendenti. Chiunque riesce a dimagrire si aggiudica una ricompensa
in denaro: 15 euro per ogni chilo perso.
Per
quanto strano possa sembrare, la Cina di oggi è una lontana parente
di quella che solo pochi anni fa era alle prese con problemi di
sussistenza, e con le condizioni di vita più agiate sono arrivati
anche i problemi legati al benessere diffuso: il tasso di obesità
sta raggiungendo proporzioni preoccupanti, e anche le patologie
collegate all'eccesso di peso sono in crescita vertiginosa. Si stima
che un bambino cinese su 4 entro il 2030 sarà
a rischio obesità, mentre gli adulti stanno scoprendo diete e
palestre.
Wang
Xuebao, direttore della Xian Jingtian Investment Consulting, società
di consulenza sugli investimenti che ha sede a Xian nello Shaanxi si
è reso conto che stava mettendo su pancetta, cosa comune a gran
parte dei suoi collaboratori. La vita sedentaria sempre davanti a un
computer, stava minacciando la loro salute, e i permessi per malattia
aumentavano giorno per giorno. Così ha deciso di incentivare i
dipendenti a prendersi cura della propria forma fisica. “Ero
veramente preoccupato – ha detto – perché sia io che loro stiamo
sempre seduti in ufficio, nessuno fa più movimento, e
siamo un po' tutti in sovrappeso. Così mi è venuta questa idea:
soldi in cambio di chili, ogni mese tutti sulla bilancia e chi
dimostra di aver perso almeno tre chili guadagna 15 euro al chilo. Il
mio obiettivo è di sviluppare una cultura più salutista e creare
una competizione che non può fare che bene a tutti noi”.
L’iniziativa
sta funzionando ottimamente, in pochi mesi più di metà dei
dipendenti ha perso peso, Hanno iniziato a mangiare più sano e
ad andare in palestra in ogni ritaglio di tempo. Il premio più
grosso finora se lo è aggiudicato Zhou Wei, una giovane impiegata
che in due mesi ha perso 20 chili e si è messa in tasca 2.000 yuan
ovvero 300 euro. Tutti i giorni va in palestra e ha radicalmente
cambiato la sua dieta. Wang sborsa volentieri i soldi promessi, anche
perché la produttività è migliorata, ma ha solo un piccolo
rimpianto: non è riuscito a guadagnare un solo euro di bonus, perché
non ha perso neanche un etto. Per lui, che di soldi ne ha tanti, non
sono un incentivo sufficiente.
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