martedì 30 giugno 2020

707 - LE SABBIE CHE CANTANO




Sembra impossibile ma...
Ci sono diverse spiagge nel mondo dove, lasciando scorrere lentamente la sabbia tra le dita o semplicemente camminandoci sopra, si sente chiaramente una sorta di musica, con tonalità che vanno dal basso profondo all'acuto. Sono le sabbie che cantano.

Il nome viene dal gaelico Camas Sgiotaig, perché la più famosa di queste spiagge è quella dell'isola di Eigg, di fronte alla costa occidentale della Scozia. I motivi di questo strano fenomeno fino a poco tempo fa erano un mistero, che oggi le indagini scientifiche hanno risolto. La sabbia di queste spiagge è composta da granelli di quarzo levigato, ogni granello è circondato da una sacca d'aria e l'attrito produce una vibrazione che crea note musicali variabili a seconda del livello d'umidità dell'aria e della pressione applicata. Questo però accade solo quando si sommano diverse condizioni: i granelli devono essere rotondi e di diametro compreso tra 0,1 e 0,5 millimetri, la sabbia deve contenere silice e deve essere ad una certa umidità. Un equilibrio precario, come conferma il fatto che con l'inquinamento alcune spiagge canterine sono diventate silenti. Fenomeno simile ma meno raro è quello delle "sabbie tuonanti" nel deserto; il meccanismo è lo stesso, il suono però è simile a un cupo rombo di tuono. Lo si può sentire in 35 località nei deserti di tutto il mondo, dalla California alla Cina, dal Galles al Sinai.

Tornando alle spiagge, se la più famosa è nella Baia di Laig sull'Isola di Eigg, le sabbie cantano più o meno nitidamente in diverse altre località: 33 solo nelle isole britanniche, poi a Babadejuka vicino a Rio de Janeiro, nella Taylor Valley in Antartide, a Souris sull'isola Prince Edward in Canada, a Singing Beach nel Massachussets. In Giappone le sabbie cantano lontano dal mare: sono i resti di antiche spiagge, e i nomi parlano da soli (baia del Flauto, cala dell'Arpa). E dalle nostre parti? Beh, fate un salto a Cala Violina nella Maremma grossetana, una tra le più belle spiagge d’Italia. La sabbia è chiara e granulosa, e quando “canta” il suono ricorda le corde di un violino.

Un'ultima curiosità: secondo alcuni studiosi le sabbie che cantano, un tempo molto meno rare di oggi, avrebbero dato origine al mito delle sirene: attratti dai misteriosi suoni gli antichi naviganti che abitualmente bordeggiavano sottocosta sarebbero finiti dritti sugli scogli “per seguir virtute e canoscenza”. 



 

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