lunedì 7 giugno 2021

744 - IL DESTINO DI ELON


 

Sembra impossibile ma...

Nel 1948 lo scienziato Wehrner Von Braun scrisse un romanzo di fantascienza in cui immaginava la colonizzazione di Marte; nel libro il governo marziano era in mano a un leader di nome Elon. Oltre 70 anni dopo il miliardario Elon Musk si avvia a realizzare il suo progetto per colonizzare il pianeta rosso. Ringrazio l'amico Vito Gattullo per la segnalazione e, per chi non li conoscesse, vi presento i due protagonisti di questa storia.

Il barone tedesco Wernher von Braun prima e durante la seconda guerra mondiale è un maggiore delle SS fedelissimo di Hitler, figura fondamentale nello sviluppo della missilistica nella Germania nazista; è lui che realizza una serie di armi micidiali, fra le quali i razzi V2 che colpiscono duramente l'Inghilterra. Dopo la guerra si consegna agli americani che decidono di non rinunciare al suo genio e di utilizzarlo in progetti di grande rilievo, prima con l'esercito (pare che a lui si sia ispirato Kubrick per il suo Dottor Stranamore) poi con la Nasa. Dove diventa il capostipite del programma spaziale e con il suo Saturn V porta le missioni Apollo sulla Luna. Von Braun muore nel 1977.

Elon Musk nasce in Sudafrica nel 1971; imprenditore naturalizzato americano (con un patrimonio stimato oggi in oltre 150 miliardi di dollari) realizza negli anni una serie di avveniristici progetti, da Tesla a Neuralink fino a SpaceX, destinati a “cambiare il mondo e l'umanità”. SpaceX è la prima e unica azienda privata a produrre razzi riutilizzabili per la Nasa, che li usa per i collegamenti con la stazione spaziale orbitante. Ma il sogno di Musk è portare l’uomo su Marte (e non solo) e colonizzare il pianeta. Quando? Questione di pochi anni. Il razzo Starship è in fase di sviluppo in una base del Texas, e sarà utilizzato per “fare dell'umanità una specie multiplanetaria”; Musk conta di inviare un milione di persone su Marte durante la sua vita utilizzando una flotta di 1.000 Starship. Nel giro di 5 anni sono previsti prima una missione cargo, poi un volo con equipaggio verso il pianeta rosso.

Ma torniamo al 1948; Von Braun lavora nella base di Fort Bliss, in New Mexico, e per rilassarsi scrive romanzi, ovviamente di fantascienza. In quell'anno nasce “The Mars Project”, libro per certi versi profetico (anche se molte “previsioni” si riveleranno errate). Certo l'autore sa di cosa parla, tanto che al romanzo è allegata un’appendice tecnico-scientifica che illustra con tanto di precisi calcoli il progetto. Lo scienziato immagina un governo marziano guidato da 10 uomini. E come si chiama il capo dell'esecutivo, eletto a suffragio universale? Elon, appunto. Curioso fra l'altro che l’ex nazista abbia scelto un nome di origine ebraica (“quercia” o “albero di Dio”).

Settant'anni dopo Elon Musk diventa Elon Musk, e la previsione dimenticata riemerge e vola sui social. L'imprenditore apprende della strana coincidenza su Twitter da un amico ingegnere aerospaziale; prima ritwitta sorpreso “Siamo sicuri che sia vero?”, poi prende atto e cavalca la tigre: “Destiny, destiny... No escaping that for me”, ovvero “E' il destino, è il destino... non c'è scampo per me”. Già, proprio come Frankenstein Junior.

 


 

 





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