mercoledì 25 giugno 2025

774 - PIRAMIDI IN BRIANZA

 


Quel giorno di primo mattino Indiana Jones salì sulla sua Mercedes -Benz 540K in piazza del Duomo a Milano e in meno di 40 minuti raggiunse Montevecchia, in Brianza. Qui lasciò l'auto, imboccò un sentiero neanche troppo impegnativo e dopo un'ora si trovo davanti... le piramidi!

Scherzi a parte, Indiana Jones non esiste, ma le piramidi fra le colline della Brianza sì. Sono tre misteriose formazioni rocciose, alte tra i 40 e i 50 metri, con una pendenza massima di circa 44°. Niente a che vedere con i 138 metri della grande piramide di Giza, ma vederle lì, silenziose e maestose a vegliare da 15.000 anni sul paesaggio verde, un certo effetto lo fa.

La loro scoperta è recente e quasi casuale. Nel 2001 l'architetto e ricercatore Vincenzo Di Gregorio, appassionato di geologia e di luoghi nascosti, nota qualcosa di strano in una mappa satellitare della zona. Le immagini mostrano tre colline disposte in linea retta, simili a quelle della famosa cintura di Orione.

E' un angolo di mondo apparentemente trascurato, ma quella visione, amplificata dalla tecnologia, suggerisce che le formazioni possano nascondere un ordine celato, una simmetria che non è solo il frutto del caso. Di Gregorio, incredulo ma affascinato, decide di approfondire la questione.

Negli anni successivi, le piramidi di Montevecchia divengono oggetto di numerosi studi. Archeologi e geologi si mettono al lavoro cercando di determinare l'origine di queste formazioni. E, come sempre accade in questi casi, nascono subito due fazioni contropposte.

Da un lato il responso della scienza ufficiale: nessuna prova concreta suggerisce che si tratti di manufatti; sembra invece che la natura abbia creato queste strutture con il suo consueto, implacabile lavoro di erosione. Il terreno argilloso, modellato dai ghiacciai 15,000 anni fa durante l’ultima glaciazione, avrebbe attraverso secoli di piogge e venti dato vita a queste formazioni con una precisione capace di suscitare meraviglia.

Una posizione chiara: le piramidi sono frutto di un fenomeno naturale. La forma piramidale, benché suggestiva, non può esser considerata una prova di intervento umano. Insomma, come spesso accade, la natura è un’artista capace di produrre forme incredibili senza bisogno di assistenza esterna.

Sull'altro fronte si schierano agguerriti coloro che vedono nelle piramidi di Montevecchia un segno di qualcosa di più profondo. Studiosi del mistero e appassionati di archeologia alternativa teorizzano che queste formazioni siano state realizzate da antiche civiltà, oggi dimenticate.

Alcuni li chiamano "gli Etruschi della Brianza", supponendo che una popolazione misteriosa abbia costruito le piramidi in omaggio ai ritmi cosmici, allineandole con la cintura di Orione come quelle di Giza. Perché non pensare che anche in Italia, in un’epoca remota, potesse esistere una civiltà in grado di fare queste operazioni? Le ipotesi abbondano, ma fino ad oggi non esiste nessuna prova definitiva che supporti queste idee.

Insomma, una risposta certa non c'è, il dubbio scivola tra i contorni delle colline e tra le pieghe della storia. Davvero un bell'enigma quello delle piramidi di Montevecchia. Per risolverlo una volta per tutte ci vorrebbe Indiana Jones.



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