venerdì 11 luglio 2025

790 - LE TOMBE DEI RE MAGI

 


Il cuore di Milano nasconde uno dei misteri più affascinanti della storia. Non è il sacro Graal, ma quasi: la tomba dei re magi. O meglio, una delle due tombe.

Nella basilica di Sant’Eustorgio c'è un antico sarcofago vuoto, troppo grande per essere ignorato, troppo pesante per essere dimenticato. Tutto comincia lì. Ma prima bisogna fare un salto indietro fino al 1162.

L’imperatore Federico I Hohenstaufen – per tutti, Barbarossa – rade al suolo la città, colpevole di aver osato sfidarlo. Ma tra le rovine non trova solo macerie: trova anche un tesoro spirituale che vale più dell’oro. Le reliquie dei Re Magi.

Quei resti, secondo la tradizione medievale, erano arrivati a Milano secoli prima. Nessun documento ufficiale, ma la voce correva forte: le ossa dei Magi, i misteriosi sapienti d’Oriente giunti a Betlemme guidati da una stella, erano lì da tempo, custodite nella chiesa più antica della città.

E qui il racconto si fa più nitido. Due anni dopo la distruzione, nel 1164, le reliquie vengono ufficialmente trasferite a Colonia, in Germania, per volere dell’arcivescovo Rainaldo di Dassel, fidato di Barbarossa. Non un furto notturno, ma un gesto politico e simbolico: Colonia diventa centro di pellegrinaggio, la nuova custode dei Magi.

Ma chi erano davvero questi Magi? Storicamente, forse sacerdoti persiani, astrologi zoroastriani o sapienti dell’Est, ricordati nel Vangelo di Matteo ma mai nominati né contati. I loro nomi – Gaspare, Melchiorre, Baldassarre – compariranno solo secoli dopo. Quel che è certo è che attorno a loro si è costruito un culto, e le loro reliquie – vere o ritenute tali – avevano un peso enorme per la fede medievale.

A Milano resta solo il sarcofago. Gigantesco, vuoto, simbolico. Ma la storia non finisce qui. Nel 1904, l’arcivescovo Andrea Carlo Ferrari riesce a ottenere da Colonia una piccola parte di quelle reliquie: due peroni, un’ulna e una vertebra. Tornano a casa. Un frammento del viaggio si chiude, dopo quasi otto secoli.

E se i Magi un tempo fecero chilometri e chilometri seguendo una stella, le loro ossa hanno fatto un viaggio ancora più lungo, costrette a seguire le tortuose scie del potere, tra fede, guerre e diplomazie. Per finire in due tombe: una riccamente dorata nel Duomo di Colonia, l’altra muta e imponente, in una chiesa di Milano.

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