Quella che vi racconto è la storia grottesca e crudele del primo minorenne giustiziato in America. Premessa: se ti consideri un puritano, non la leggere.
E proprio della più famosa fra le comunità di puritani si parla. Quella dei Pilgrim fathers che attraversarono l'Atlantico e approdarono sulle coste nordamericane. Se capitate dalle parti di Boston vale la pena di fare un salto a Plymouth, a meno di un'ora di strada. E' qui che sbarcarono i Padri pellegrini, e fondarono la loro “città del cielo”.
E qui c'è un luogo dove la storia torna a vivere: il villaggio ricostruito a somiglianza di quello di 4 secoli fa, dove buona parte dei cittadini accolgono i turisti vivendo per 8 ore al giorno come i loro progenitori, e raccontando le storie di quel tempo. C'è una storia però che non raccontano. Quella di Thomas Granger, giustiziato a soli 16 anni.
L'anno è il 1642, e Granger non è un ribelle né un ladro, e neanche un assassino. E allora, cosa ha fatto di così grave? Diciamo che il reato di cui si è macchiato non è esattamente quello da commettere in una colonia di puritani.
Ad incastrare il giovane, che svolge le sue mansioni di servo in una delle fattorie appena edificate, sono i vicini di casa che iniziano a bisbigliare. Quando le voci diventano un coro, arrivano le guardie e lo arrestano. L'accusa è la più infamante: bestialità.
Davanti al governatore William Bradford, il giovane non cerca neanche di negare, scoppia a piangere ed ammette tutte le sue colpe. Il verbale del processo è spietatamente dettagliato: Granger confessa di aver avuto rapporti con una cavalla, una mucca, due capre, cinque pecore, due vitelli e persino un tacchino. Si, avete letto bene.
Gli animali vengono mostrati in tribunale, come prove viventi del peccato, prima di essere messi a morte: per i coloni sono stati contaminati dal contatto, e non possono più rimanere al mondo.
Nella comunità puritana la legge è scritta sulle pagine della Bibbia. E il Levitico non lascia alternative. Per chi ha avuto rapporti con animali la pena è una sola: la morte. Bradford firma la condanna e annota la vicenda con dolore, quasi a giustificare l’ineluttabilità del gesto: “Il ragazzo è molto giovane, ma Dio non può essere offeso senza che ne derivino conseguenze”. All'alba del giorno dopo Thomas Granger viene impiccato davanti all'intera comunità raccolta in preghiera.
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