Sembra
impossibile ma...
Il
Natale forse più duro della storia di Parigi, quello del 1870, è
passato alla storia per il cenone nel ristorante più importante
della città, il Voisin. Lo chef preparò per i commensali un
incredibile menù. A base di pietanze cucinate utilizzando gli
animali dello zoo.
E'
dal 17 settembre che le truppe tedesche stringono d'assedio Parigi,
tre mesi terribili: la città è stremata, la fame si fa giorno per
giorno più insopportabile. Terminati i viveri, sulle tavole dei
parigini vanno prima oltre 70.000 cavalli, poi sui banchi dei mercati
si cominciano a vedere cani, gatti, perfino topi. I pochi ristoranti
rimasti aperti improvvisano con quel poco che c'è. Alexandre Étienne
Choron ha 33 anni ed è già molto famoso. E' lo chef del favoloso
Voisin di rue Saint Honoré, luogo d'incontro della più raffinata
nobiltà parigina. Arriva Natale, pensare a un cenone è una follia.
Ma Choron non ci sta a darla vinta ai tedeschi: la notte di Natale si
deve festeggiare come non si è mai visto prima. Ma cosa portare in
tavola? Lo chef viene a sapere che lo zoo del Jardin del Plantes non
può più nutrire i suoi animali. E fa due più due. Pensa a tutto
lui: escluse le scimmie (troppo umane), i leoni e le tigri (carni
troppo selvatiche) l'ippopotamo (disgusterebbe molti, abituato com'è
a nuotare nella sua sporcizia), acquista tutto il resto.
E
annuncia un menù destinato a passare alla storia, che propone la
notte di Natale agli ospiti che riempiono il Voisin. Ecco la
traduzione (anche se in francese suona molto meglio). Hors d'oeuvre:
Burro, Radici, Sardine, Testa d'asino farcita. Potages: Passata di
fagioli rossi con crostini, Consommè di elefante. Entrées:
Pesciolini fritti, Cammello arrosto all'inglese, Spezzatino di
canguro, Costolette d'orso arrostite in salsa al pepe. Portate
principali: Pancetta di lupo in salsa di cervo, Gatto “affiancato
dai topi", Insalata di crescione, Terrina di antilope in salsa
di tartufo, Porcini alla Bordolese, Pisellini al burro. Entremets:
Torta di riso con marmellate. Dessert: Formaggio Gruyère. I vini? Da
sogno: Mouton-Rothschild 1846, Romanée-Conti 1858, Château Palmer
1864, Latour blanche 1861 e Grand Porto 1727. Da consumare come se
non ci fosse un domani per cancellare la paura e gli orrori della
guerra.
L'assedio
terminerà tre settimane dopo. Choron, che nel frattempo ha scoperto
le qualità gastronomiche dell'elefante, per Capodanno ha trasformato
Castor e Pollux, già ospiti del Jardin zoologique, in Trompe di
elefante in salsa cacciatora e Bourguignon di elefante. Piatti che
anche negli anni successivi saranno fra i più richiesti alla cucina
del Voisin.
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