Sembra
impossibile ma...
Con
oltre 100 torri lo skyline di Bologna intorno al 1300 somigliava più
a quello di Manhattan che al profilo di una città medievale.
Dai
primi del 1100 e per due secoli le torri a Bologna crescono come
funghi: sicuramente ne vengono erette almeno un centinaio, ma alcuni
storici non escludono che siano almeno 180, senza contare le
case-torri e i torresotti delle mura. Già, perché qui stiamo
parlando di altissimi edifici fatti costruire dalle famiglie più
nobili e ricche. Perché? Ancora oggi questo non è chiaro.
Probabilmente nascono come strutture difensive, e a un certo punto
diventano status symbol tali da accendere vere e proprie gare a chi
sale più in alto, stile Paperone e Rockerduck. Di certo si sa che
chi le fa costruire, non le abita: al più le utilizza come
temporaneo rifugio in caso di pericolo. Le case-torri invece oltre a
testimoniare il prestigio sociale del padrone, sono il rifugio degli
abitanti delle case vicine quando viene lanciato l'allarme; i
torresotti infine sono le porte fortificate della cerchia di mura
medievale; quella bolognese ne comprende 18. Di questi oggi ne
restano 4.
Edificare
una torre nel medioevo oltre che molto oneroso (pur con l'utilizzo di
servi della gleba), non è facile. Servono fondamenta profonde dai 5
ai 10 metri consolidate con lunghi pali conficcati nel terreno, una
base costruita con grossi blocchi di pietra e il resto dell'edificio
con muri via via più sottili e leggeri. Costruire una torre di 60
metri richiede da 3 a 10 anni di lavori. I calcoli ingegneristici
sono spesso assai naif, non a caso quasi tutte le torri pendono, e già
durante il 13° secolo molte crollano o sono abbassate o abbattute
per motivi di sicurezza. Delle 100 e più torri medievali Bologna
oggi ne conserva 22. Molte, anche importanti (Conforti, Artenisi,
Riccadonna) sono state demolite fra il 1918 e il 1919 nell'ambito di
uno sciagurato piano di ristrutturazione urbanistica.
Fra le superstiti la Azzoguidi (61 metri), la Prendiparte (59,50 m), la Scappi (39 m), la Uguzzoni (32 m). E naturalmente le torri degli Asinelli e della Garisenda realizzate fra il 1109 e il 1119; la prima (97,2 m) quasi certamente era più alta di una ventina di metri, la seconda (48 m) inizialmente era 60. Nel 14° secolo erano unite da una suggestiva passerella aerea; l'aveva voluta Giovanni Visconti per sorvegliare il turbolento mercato che sorgeva in mezzo e prevenire rivolte popolari.
Fra le superstiti la Azzoguidi (61 metri), la Prendiparte (59,50 m), la Scappi (39 m), la Uguzzoni (32 m). E naturalmente le torri degli Asinelli e della Garisenda realizzate fra il 1109 e il 1119; la prima (97,2 m) quasi certamente era più alta di una ventina di metri, la seconda (48 m) inizialmente era 60. Nel 14° secolo erano unite da una suggestiva passerella aerea; l'aveva voluta Giovanni Visconti per sorvegliare il turbolento mercato che sorgeva in mezzo e prevenire rivolte popolari.
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