Sembra
impossibile ma...
Las
Vegas è una città all'avanguardia nello sfruttamento di energie
pulite e rinnovabili.
“Vegas”,
come sintetizzano gli americani, è una città dalle molte anime. Non
date retta a chi la liquida con un’alzata di spalle e aria di
sufficienza. E’ kitsch, sicuramente, ma non è solo il baraccone
luminoso che attira i clienti/polli delle diaboliche macchinette
mangiasoldi. Si, è vero, è stata la città del gioco d’azzardo,
del vizio e del peccato, fondata (e gestita a lungo) da gangster.
Scorsese in “Casinò” ne disegna un quadro attendibile e
inquietante. Poi negli anni settanta c’è stata la svolta, e lungo
la Strip, l’arteria principale, è nata la città del divertimento
e dello spettacolo, con un target assai più “familiare”, senza
mai però abbandonare del tutto il fascino un po’ perverso delle
origini.
Di
sicuro vale una sosta, per scoprire hotel che non sono hotel ma
enormi parchi a tema, attrazioni che fanno spettacolo giorno e notte
e spettacoli così grandiosi da competere con gli effetti speciali
del cinema. Personalmente ogni volta che vado a Las Vegas vivo
un’ambigua sensazione di sdoppiamento, una parte di me si lascia
prendere dalla magia della città e ne gusta piacevolmente tutti gli
aspetti, dal trash alla grandeur. Un’altra parte osserva eccessi e
sprechi con occhio critico e un filo di senso di colpa. Insomma, mi
sento come Pinocchio nel paese dei balocchi.
Ma
Las Vegas è anche la città dell’impossibile, e non solo perché
qui si ha la sensazione che tutto possa accadere. Intanto lo è dalla
nascita: era impossibile appena pochi decenni fa immaginare che dal
niente, in mezzo a un deserto dal clima torrido fra i più invivibili
del mondo, dove l’acqua era un miraggio, sarebbe sorta la città
dalle mille luci. La Hoover Dam, enorme diga costruita sulle alture
nei dintorni, ha fatto il miracolo.
Di
recente poi dal Nevada è arrivata la notizia di questo inatteso
primato: da dicembre 2016 Las
Vegas è la più grande città americana a sfruttare unicamente
energie rinnovabili
e
pulite per soddisfare il fabbisogno delle strutture pubbliche. La
trasformazione è cominciata nel 2008, e il percorso si è concluso
con l’attivazione di Boulder Solar, una megacentrale solare
fotovoltaica che consente di risparmiare 5
milioni di dollari e il 30% di energia all’anno. Oggi tutte le
infrastrutture
comunali sono alimentate a energia rinnovabile. E Las Vegas, come i
serpenti che sopravvivono nel deserto tutto intorno, ha cambiato di
nuovo pelle: da simbolo mondiale dello spreco a capitale del
risparmio energetico in soli 8 anni.
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