domenica 3 novembre 2019

111 - YOU MAY SAY I'M A DREAMER




Sembra impossibile ma...
C'è una città dove uomini e donne di ogni nazione, di ogni credo, di ogni tendenza politica possono vivere in pace ed in armonia. Già, sembra uscita dalla fantasia di John Lennon, invece è realtà.

Si chiama Auroville. Se volete visitarla (o metterci su casa), dovete far rotta sull'India, nel Tamil Nadu, vicino a Puducherry. Qui nel 1968 la francese Mirra Alfassa nota con il nome di Mère ("la Madre") ha fondato una comunità pacifica, anarchica, basata sulla visione del filosofo Sri Aurobindo e pianificata dall'architetto Roger Anger per 50.000 abitanti; una città pensata per essere libera da sofferenza e rabbia, dove non c'è un governo e non si usano i soldi. Il 28 febbraio 1968 i rappresentanti di 124 nazioni si riunirono in una zona desertica del Tamil Nadu (oggi una rigogliosa area verde); ognuno aveva con se una manciata di terra del proprio Paese, e la depositò in un'urna al centro di un'enorme sfera dorata: il Matrimandir, luogo di meditazione che è poi diventato il centro della città. Mezzo secolo dopo, finanziata dal governo indiano e da altri enti (fra i quali l'Unesco che l'ha riconosciuta Patrimonio dell'Umanità) e da donazioni private, Auroville è ancora lì.

Ma come si vive nella città ideale? Spiritualismo induista, marxismo, comunitarismo gandhiano, e anarchismo sono i principi su cui si fonda la comunità: la proprietà è collettiva, ogni attività è basata sul volontariato, tutti sono tenuti a lavorare almeno 5 ore al giorno; nell'Assemblea dei residenti tutti esprimono pareri o avanzano proposte. Poche regole e nessuna sanzione per punire chi non le rispetta: tutto è basato su un sistema di fiducia reciproca. Nella comunità oggi vivono persone di ogni età e ceto sociale provenienti da 50 diversi Paesi; autosufficiente a livello energetico, si basa sull’agricoltura biologica e dà molta importanza al riciclaggio, le scuole sono gratuite e senza voti e ogni cittadino è libero di professare il proprio credo. La città è divisa in 4 zone: industriale, internazionale, culturale e residenziale, circondate da una Green belt di foreste che fa da barricata dal mondo esterno. Turisti e visitatori però sono i benvenuti: per quelli che decidono di fermarsi, c'è un Entry Group che valuta le richieste; se ammessi dovranno superare un anno di prova senza mai lasciare Auroville. Poi saranno cittadini della città dei sogni.


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