Sembra
impossibile ma...
C'è
una città dove uomini e donne di ogni nazione, di ogni credo, di
ogni tendenza politica possono vivere in pace ed in armonia. Già,
sembra uscita dalla fantasia di John Lennon, invece è realtà.
Si
chiama Auroville. Se volete visitarla (o metterci su casa), dovete
far rotta sull'India, nel Tamil Nadu, vicino a Puducherry. Qui nel
1968 la francese Mirra Alfassa nota con il nome di Mère ("la
Madre") ha fondato una comunità pacifica, anarchica, basata
sulla visione del filosofo Sri Aurobindo e pianificata
dall'architetto Roger Anger per 50.000 abitanti; una città pensata
per essere libera da sofferenza e rabbia, dove non c'è un governo e
non si usano i soldi. Il 28 febbraio 1968 i rappresentanti di 124
nazioni si riunirono in una zona desertica del Tamil Nadu (oggi una
rigogliosa area verde); ognuno aveva con se una manciata di terra
del proprio Paese, e la depositò in un'urna al centro di un'enorme
sfera dorata: il Matrimandir, luogo di meditazione che è poi
diventato il centro della città. Mezzo secolo dopo, finanziata dal
governo indiano e da altri enti (fra i quali l'Unesco che l'ha
riconosciuta Patrimonio dell'Umanità) e da donazioni private,
Auroville è ancora lì.
Ma
come si vive nella città ideale? Spiritualismo induista, marxismo,
comunitarismo gandhiano, e anarchismo sono i principi su cui si fonda
la comunità: la proprietà è collettiva, ogni attività è basata
sul volontariato, tutti sono tenuti a lavorare almeno 5 ore al
giorno; nell'Assemblea dei residenti tutti esprimono pareri o
avanzano proposte. Poche regole e nessuna sanzione per punire chi non
le rispetta: tutto è basato su un sistema di fiducia reciproca.
Nella comunità oggi vivono persone di ogni età e ceto sociale
provenienti da 50 diversi Paesi; autosufficiente a livello
energetico, si basa sull’agricoltura biologica e dà molta
importanza al riciclaggio, le scuole sono gratuite e senza voti e
ogni cittadino è libero di professare il proprio credo. La città è
divisa in 4 zone: industriale, internazionale, culturale e
residenziale, circondate da una Green belt di foreste che fa da
barricata dal mondo esterno. Turisti e visitatori però sono i
benvenuti: per quelli che decidono di fermarsi, c'è un Entry Group
che valuta le richieste; se ammessi dovranno superare un anno di
prova senza mai lasciare Auroville. Poi saranno cittadini della città
dei sogni.
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