Sembra
impossibile ma...
Un
ingegnere austriaco ha imprigionato la figlia di 16 anni in una
cantina per 24 anni, l'ha sottoposta a continui abusi sessuali e da
questi rapporti sono nati 7 figli, 3 dei quali segregati con la
madre.
Ringrazio
Luigi Garlaschelli che mi segnala la vicenda, certo molto nota, ma
davvero incredibile. Josef Fritzl nasce ad Amstetten, in
Austria nel 1935. Laureato in ingegneria, nel 1956 sposa Rosemarie,
da cui ha 7 figli. Che appena maggiorenni se ne vanno da casa per
evitare i continui maltrattamenti del padre. Nel 1982 Elisabeth, la
figlia più giovane, a 16 anni scappa a Vienna; quando la polizia la
ritrova, lei accusa il padre di averla stuprata e supplica gli agenti
di non riportarla a casa; non le credono e la riconsegnano a Fritzl.
Che due anni dopo ne denuncia di nuovo la scomparsa: “è fuggita –
dice - per entrare in una setta religiosa”. Per 24 anni non se ne
sa più niente.
In
realtà l'uomo ha costruito in un vasto scantinato un bunker senza
finestre, col soffitto alto 1,70 metri e l'accesso segreto da una
serie di 7 porte comandate elettricamente dal suo laboratorio,
l'ultima delle quali è una botola di 83 centimetri. Per entrare ed
uscire serve un codice che solo lui conosce. Qui rinchiude Elisabeth;
nei primi sei mesi la tiene legata a un letto, la droga, e abusa di
lei di continuo. La costringe anche a scrivere una lettera, che darà
poi alla polizia, in cui dice di essere all'estero e chiede di non
esser cercata. Fritzl si fa vivo ogni tre giorni per portare cibo e
generi di prima necessità. Nella cantina Elisabeth passa 24 anni,
nei quali partorisce 7 figli senza alcuna assistenza medica; uno di
questi muore tre giorni dopo la nascita, e il padre-nonno brucia il
cadavere nella stufa. Tre neonati vengono presi a vivere con Fritzl e
la moglie (che si dirà sempre all'oscuro di tutto), e spacciati per
figli adottivi. Gli altri tre restano nel bunker, senza mai vedere la
luce del sole. Nel 2008 Kerstin, la maggiore dei tre figli reclusi,
che ha 19 anni, si ammala gravemente. Fritzl la porta all'ospedale. I
medici non si spiegano le sue condizioni. La verità lentamente viene
a galla. I reclusi vengono liberati.
Il 19 marzo 2009 Josef Fritzl, 74 anni, viene condannato al carcere a vita. Attualmente sta scontando la pena a Stift Garsten. Elisabeth e i suoi figli dopo due anni vissuti in istituti per consentire il difficile reinserimento vivono con una nuova identità in un paesino dell'Alta Austria.
Il 19 marzo 2009 Josef Fritzl, 74 anni, viene condannato al carcere a vita. Attualmente sta scontando la pena a Stift Garsten. Elisabeth e i suoi figli dopo due anni vissuti in istituti per consentire il difficile reinserimento vivono con una nuova identità in un paesino dell'Alta Austria.
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