venerdì 15 novembre 2019

161 - OSTRICA CON SORPRESA




Sembra impossibile ma…
Trovare una perla in un’ostrica non è poi così straordinario; lo è molto ma molto di più se sei a tavola al ristorante e la perla rischi di inghiottirla alla prima cucchiaiata di zuppa a base di ostriche.

E’ quanto è accaduto in questi giorni a Rick Antosh, 66 anni, americano di Edgewater (New Jersey). L’uomo stava cenando in pieno centro di New York con un ex compagno di classe delle superiori, una rimpatriata dopo anni che i due non si vedevano. Fra una chiacchiera e un ricordo dei vecchi tempi, ha ordinato l’oyster pan roast, piatto forte del ristorante, il Grand Central Oyster Bar & Restaurant, all’interno del terminal ferroviario di Manhattan. Non sapeva che stava per fare la migliore operazione finanziaria della sua vita: un una zuppa da 15 dollari per una perla da oltre duemila.

Alla prima cucchiaiata – racconta Antosh - ho sentito qualcosa di duro sotto i denti, manon l'ho morso. Ho pensato che mi fosse saltata un otturazione, o addirittura un dente. Così ho rimosso l’oggetto dalla bocca con cautela, l’ho sciacquato e ho visto che era grosso come un pisello, non perfettamente rotondo, bianco ma con un punto nero al centro. Ho pensato che fosse un pezzo di utensile di cucina che si era rotto, e ho chiamato il cameriere”. E’ stato lui a capire che si trattava di una perla; poi ha chiamato lo chef, che ha confermato. E ha aggiunto che trovarne una è cosa estremamente rara: in 28 anni di carriera a lui era capitato un caso del genere solo un’altra volta. Le probabilità che una perla si formi in un'ostrica sono stimate in una su 10.000, figuriamoci quelle che poi arrivi in un piatto al ristorante.
 
Di certo – ha aggiunto ridendo Antosh - è stata la miglior zuppa di ostriche che abbia mai ordinato. Adoro questi molluschi, e ora le mangerò più spesso. Hai visto mai? Magari mi faccio una collana. Intanto questa non la farò neanche valutare (valore secondo gli esperti, supera comunque i duemila dollari), tanto non la vendo: diventerà un anello, un portafortuna”.

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