Sembra
impossibile ma...
Una
beffa geniale e crudele ha concluso la guerra mediatica fra due
presunti astrologi e indovini: uno dei due ha predetto il giorno
della morte dell'altro che, passata la data fatidica, ha trascorso il
resto della vita a cercare inutilmente di dimostrare di essere ancora
vivo.
Londra,
anno 1708. L'Almanacco è la lettura più popolare; contiene le
previsioni astrologiche sull'anno che verrà, e lo comprano tutti,
poveri e ricchi. Gli indovini o presunti tali fanno fortuna grazie ai
loro pronostici. Il più celebrato è John Partridge, ex calzolaio
diventato astrologo; ha fama di saper prevedere la data di morte di
chiunque. Il suo Almanacco, il Merlinus Liberatus, è un bestseller;
nel numero appena uscito, predice fra l'altro che in aprile
un'epidemia di febbre colpirà la città. Ai primi di febbraio esce
un altro Almanacco scritto da un astro nascente dell'astrologia:
Isaac Bickerstaff. Fra le predizioni, una fa discutere: il 29 marzo
alle 11 di sera Partridge morirà di febbre perniciosa. Il “collega”
più noto la legge stupito e, fatti gli scongiuri, nega sdegnato la
validità della profezia. Diventa una specie di sfida. Il 30 marzo
Bickerstaff pubblica un opuscolo: “Partridge è morto – annuncia
- non sono stato precisissimo, perché il decesso è avvenuto 4 ore
prima del previsto, alle 7, ma la profezia si è avverata. Sapevo che
stava male, ero andato a casa sua e l'ho sentito pronunciare le
ultime parole, con le quali ha confessato di essere un ciarlatano e
un imbroglione”.
Il
31 i giornali rilanciano la notizia, e la mattina del primo aprile
Partridge viene svegliato dalla moglie: l'incaricato della
parrocchia, ha appena bussato per accordarsi sul suo funerale. Esce
in strada, e
la gente lo evita, o lo guarda e dice “però gli somiglia”.
Infuriato, scrive subito un opuscolo dove proclama di essere vivo e
sano. La gente non gli crede. Del resto Bickerstaff li aveva
avvisati: un uomo tenterà di spacciarsi per Partridge. E' un
impostore, lui è morto. La burla funziona così bene che l'indovino,
convinti i parenti e la polizia, passerà i 7 anni di vita che gli
restano a cercare di provare inutilmente la sua esistenza, mentre il
suo Almanacco, ritenuto scritto da un millantatore, resterà
invenduto. Il suo avversario l'ha ucciso dal punto di vista
mediatico.
Solo molti anni dopo rivelerà la sua vera identità: Isaac Bickerstaff non è mai esistito, è lo pseudonimo di Jonathan Swift, il celebre scrittore autore dei Viaggi di Gulliver. Con una buona dose di humour nero ha ideato la burla per screditare Partridge e il suo Almanacco dopo essersi chiesto: è giusto speculare con freddezza sulla data della morte di un uomo per accertarsi se la profezia di un indovino si realizzerà?
Solo molti anni dopo rivelerà la sua vera identità: Isaac Bickerstaff non è mai esistito, è lo pseudonimo di Jonathan Swift, il celebre scrittore autore dei Viaggi di Gulliver. Con una buona dose di humour nero ha ideato la burla per screditare Partridge e il suo Almanacco dopo essersi chiesto: è giusto speculare con freddezza sulla data della morte di un uomo per accertarsi se la profezia di un indovino si realizzerà?
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