venerdì 15 novembre 2019

162 - LA PROFEZIA




Sembra impossibile ma...
Una beffa geniale e crudele ha concluso la guerra mediatica fra due presunti astrologi e indovini: uno dei due ha predetto il giorno della morte dell'altro che, passata la data fatidica, ha trascorso il resto della vita a cercare inutilmente di dimostrare di essere ancora vivo.

Londra, anno 1708. L'Almanacco è la lettura più popolare; contiene le previsioni astrologiche sull'anno che verrà, e lo comprano tutti, poveri e ricchi. Gli indovini o presunti tali fanno fortuna grazie ai loro pronostici. Il più celebrato è John Partridge, ex calzolaio diventato astrologo; ha fama di saper prevedere la data di morte di chiunque. Il suo Almanacco, il Merlinus Liberatus, è un bestseller; nel numero appena uscito, predice fra l'altro che in aprile un'epidemia di febbre colpirà la città. Ai primi di febbraio esce un altro Almanacco scritto da un astro nascente dell'astrologia: Isaac Bickerstaff. Fra le predizioni, una fa discutere: il 29 marzo alle 11 di sera Partridge morirà di febbre perniciosa. Il “collega” più noto la legge stupito e, fatti gli scongiuri, nega sdegnato la validità della profezia. Diventa una specie di sfida. Il 30 marzo Bickerstaff pubblica un opuscolo: “Partridge è morto – annuncia - non sono stato precisissimo, perché il decesso è avvenuto 4 ore prima del previsto, alle 7, ma la profezia si è avverata. Sapevo che stava male, ero andato a casa sua e l'ho sentito pronunciare le ultime parole, con le quali ha confessato di essere un ciarlatano e un imbroglione”.

Il 31 i giornali rilanciano la notizia, e la mattina del primo aprile Partridge viene svegliato dalla moglie: l'incaricato della parrocchia, ha appena bussato per accordarsi sul suo funerale. Esce in strada, e la gente lo evita, o lo guarda e dice “però gli somiglia”. Infuriato, scrive subito un opuscolo dove proclama di essere vivo e sano. La gente non gli crede. Del resto Bickerstaff li aveva avvisati: un uomo tenterà di spacciarsi per Partridge. E' un impostore, lui è morto. La burla funziona così bene che l'indovino, convinti i parenti e la polizia, passerà i 7 anni di vita che gli restano a cercare di provare inutilmente la sua esistenza, mentre il suo Almanacco, ritenuto scritto da un millantatore, resterà invenduto. Il suo avversario l'ha ucciso dal punto di vista mediatico.

Solo molti anni dopo rivelerà la sua vera identità: Isaac Bickerstaff non è mai esistito, è lo pseudonimo di Jonathan Swift, il celebre scrittore autore dei Viaggi di Gulliver. Con una buona dose di humour nero ha ideato la burla per screditare Partridge e il suo Almanacco dopo essersi chiesto: è giusto speculare con freddezza sulla data della morte di un uomo per accertarsi se la profezia di un indovino si realizzerà?

Nessun commento:

Posta un commento

775 - LA DIMENTICANZA

Quanti giorni può sopravvivere un uomo senza bere né mangiare?Non esiste una risposta certa. I medici parlano di tre giorni senz’acqua, fors...