Sembra
impossibile ma...
La
vicenda del brigantino Mary Celeste dopo 150 anni è ancora un
mistero: perché fu ritrovato mentre andava alla deriva, deserto e
senza tracce di lotta o violenza? E che fine fece il suo equipaggio?
Il
7 novembre 1872 la Mary Celeste salpa da New York diretta a Genova.
La comanda il capitano Benjamin Briggs, comproprietario della nave
con l’armatore James Winchester. Trasporta un carico di 1701 barili
di alcol industriale. A bordo oltre al comandante e a 7 marinai di
equipaggio ci sono la moglie del capitano Sarah e la figlia di due
anni, Sophia Matilda. Un mese dopo la Dei Gratia, un altro brigantino
mercantile, avvista a 350 miglia dalle Azzorre una vela alla deriva.
Il mare è calmo, il capitano David Morehouse osserva col
cannocchiale e nota che naviga malamente, ha parte delle velature
stracciate e in coperta non si vede nessuno. Poi legge il nome, Mary
Celeste: il comandante Biggs è un suo buon amico. Accosta e sale a
bordo con due uomini. E trova il deserto. La nave è in buone
condizioni, c'è acqua potabile e cibo in cambusa, ogni cosa è in
ordine. Manca solo una scialuppa e alcuni strumenti di navigazione.
Sul libro di bordo niente di strano: l'ultima annotazione di Briggs è
per l'avvistamento delle Azzorre. Morehouse traina il vascello fino a
Gibilterra, dove viene aperta un'inchiesta.
Per
anni vengono formulate le ipotesi più diverse: dalla pirateria al
maremoto, dall'ammutinamento alla tromba d'aria, dall'attacco di una
piovra gigante al rapimento da parte di alieni. Ad alimentare il
mistero ci si mette Arthur Conan Doyle, scrittore di successo, che ne
fa un racconto ricco di elementi suggestivi ma fantasiosi, che poi
per anni verranno presi per buoni. L'inchiesta prima segue la pista
dell'equipaggio che si ubriaca con l’alcol trasportato, uccide gli
ufficiali e fugge, ma si tratta di alcol puro per uso industriale e
non è bevibile. Poi di una truffa che coinvolge Briggs e Morehouse,
ma senza esito. Oggi l'ipotesi più probabile è che l'equipaggio,
preoccupato per i vapori fuoriusciti da alcuni barili danneggiati,
temendo un esplosione, sia sceso per precauzione in una scialuppa
pensando di risalire più tardi a bordo, e la rottura della cima che
li collegava alla nave abbia reso impossibile il ritorno. Nessuno di
loro sarà mai ritrovato.
Di certo fin dal varo, nel 1861, la Mary
Celeste fu vittima di un'incredibile serie di disavventure e
incidenti, tutti documentati, e negli 11 anni successivi al
ritrovamento cambiò 17 proprietari, perché i marinai la ritenevano
maledetta e si rifiutavano di imbarcarsi. Nel 1885 fu fatta
naufragare per frodare le assicurazioni, ma l'imbroglio fu scoperto e
gli autori fecero tutti una pessima fine. Nel 2001 una spedizione ha
ritrovato i resti del brigantino incagliati sui fondali al largo di
Haiti.
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