mercoledì 20 novembre 2019

175 - IL DIAVOLO IN CHIESA




Sembra impossibile ma...
Nel pulpito della cattedrale di San Paolo a Liegi è esposta una scultura in marmo bianco che raffigura Lucifero: “Le génie du mal”. E già questo è insolito. Ma l'incredibile è che sostituisce “L'ange du mal”, un'altra statua di Satana rimossa perché giudicata “di una bellezza malsana, troppo sublime, audace e fascinosa”.

Anno 1837, Guillaume Geefs, scultore sulla cresta dell'onda, riceve l'incarico di realizzare il nuovo pulpito della cattedrale di Liegi. Tema del progetto: "il trionfo della religione sul genio del male". Guillaume “subappalta” al fratello minore Joseph l'esecuzione dell'opera principale, la statua del signore delle tenebre sconfitto. “L'ange du mal”, terminato nel 1842, viene inaugurato l'anno successivo. Ma quando la scultura viene scoperta, i presenti restano a bocca aperta. Lucifero sembra tutto fuorché il maligno: l'aspetto umano è piacevole, morbido e aggraziato, quasi androgino. Lo sguardo non è quello di un vinto, l'espressione è "seria, cupa, persino feroce" e dirige l'occhio dello spettatore lungo il corpo fino ai fianchi scoperti e alle ginocchia che si aprono a formare un passaggio verso zone celate dall'ombra del drappo ridotto che copre le nudità. Esplode la polemica, la stampa sottolinea che il lavoro distrae le "belle ragazze penitenti": “L'ange du mal” è "troppo sensuale, una delle opere più inquietanti dei nostri tempi”. Pochi mesi dopo il vescovo Van Bommel ordina la rimozione della statua e Guillaume Geefs deve realizzarne in fretta un'altra per sostituire quella del fratello.

Così nasce “Le génie du mal”, che viene installata nella cattedrale nel 1848. Il modello utilizzato è lo stesso, ma Guillaume affronta le critiche specifiche: il corpo è molto più coperto, le ginocchia chiuse per cancellare le allusioni sessuali. Lo sguardo di Lucifero è rivolto lontano dal corpo, l'espressione è pensosa ed esprime rimorso, vergogna, timore per il castigo divino che il braccio piegato a protezione annuncia imminente; la caviglia è incatenata, una mano regge la corona e uno scettro spezzato, ai suoi piedi c'è il frutto proibito caduto coi segni del morso. E sì, fra i capelli spuntano anche le corna: finalmente un diavolo come Dio comanda.

La scultura di Joseph, nonostante o grazie alle polemiche, ha grande successo: esposta più volte e poi venduta a caro prezzo a Guglielmo II, re dei Paesi Bassi, dopo vari passaggi di proprietà oggi è uno dei pezzi più ammirati del Musées royaux des Beaux-Arts di Bruxelles. Quella di Guillaume è rimasta nella cattedrale, dove il pulpito è sempre pieno di visitatori; gran parte di questi sono satanisti che vengono regolarmente a meditare ai suoi piedi.

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