In
Iran il calcio femminile è molto diffuso e praticato, e la Nazionale
è una delle più forti dell'intero continente asiatico. Ma di
recente è emerso che almeno 8 delle 11 componenti della Nazionale
femminile di calcio non sono in realtà donne ma uomini.
La
notizia è stata rilanciata da Al Arabiya. Mojtabi Sharifi, esperto
di calcio iraniano, ha citato le conclusioni di un rapporto della
Federazione: “La percentuale di giocatori della squadra che sono
nati uomini non è conosciuto, ma 8 giocatori che stanno giocando con
la nazionale femminile iraniana sono in realtà ancora uomini a tutti
gli effetti, avendo in corso operazioni di cambio di sesso non ancora
completate”. La Federazione iraniana ha introdotto di recente un
test obbligatorio per tutti i tesserati, visitati a sorpresa da
medici per accertarne il sesso, e il capo della commissione medica
della Federcalcio iraniana ha spiegato che è compito degli stessi
club condurre ulteriori accertamenti sulle proprie atlete. La
decisione era stata presa dopo un precedente scandalo. Nel 2014
infatti quattro "giocatrici" della nazionale di Teheran
furono sospese dalla Federazione perché uomini. Al tempo dirigenti,
allenatore e compagne di squadra sostennero di essere state le prime
ad essere ingannate dai 4 calciatori. Fu poi il medico della
Nazionale a comunicare ai 4 che sarebbero stati sospesi, ma non in
maniera definitiva, e che una volta completato l'iter per il cambio
di sesso, sarebbero potute tornare a disposizione della Nazionale
L'intervento
per cambiare sesso a Teheran è perfettamente legale, considerato in
accordo con la legge islamica, a differenza delle rigide norme che
regolano la morale sessuale e proibiscono l'omosessualità e il sesso
prematrimoniale. Lo Stato rimborsa anche metà delle spese
necessarie, e l'Iran è attualmente il secondo Paese al mondo per
numero di operazioni.
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