Sembra
impossibile ma…
Questa
è una storia vera. La storia di Henry Freeman, e della sua giacca
fatta di sughero che ha salvato la sua vita, e indirettamente quella
di oltre 300 uomini.
Freeman
nasce a Bridlington nello Yorkshire nel 1835. Muratore e fabbricante
di mattoni come il padre, con la crisi del commercio si sposta a
Whitby, sul mare, e diventa pescatore. Fa amicizia con un gruppo di
marinai guardacoste e gli propone la sua collaborazione. E l’adozione
di una bizzarra giacca fatta di sughero, di sua ideazione, che
dovrebbe salvarli in caso di naufragio. Ma i marinai non ne vogliono
sapere, e l’intero paese lo canzona quando lo vede indossare lo
strano indumento ogni volta che sale in barca.
La
gente ride meno quando il 9 febbraio del 1861 una catastrofica
tempesta flagella il litorale di Whitby. Al termine si conteranno i
relitti di oltre 200 navi lungo la costa orientale inglese. Alle 8,30
del mattino i lifeboatmen di Whitby sono già in acqua per soccorrere
gli equipaggi delle navi in difficoltà, Henry Freeman è con loro.
Per ben cinque volte durante la giornata la lancia con 13 uomini a
bordo sfida le onde enormi per soccorrere altrettante navi. Il sesto
lancio è fatale: la scialuppa si capovolge, 12 marinai muoiono,
Freeman sopravvive. Grazie alla sua giubba di salvataggio in sughero.
E’ l’unico ad indossarla, tutti gli altri l’hanno rifiutata.
Il
suo coraggio e la sua saggezza vengono premiati con una medaglia e
con l’ingresso in pianta stabile nei guardacoste. Ci resterà 40
anni salvando oltre 300 vite. Il suo intervento più famoso è quello
del gennaio 1881: Il Brig Visitor sta affondando nel mare in tempesta
di fronte agli sguardi impotenti della gente di Robin Hood’s Bay, a
6 miglia da Whitby. Parte un SOS disperato ma la scialuppa non può
lasciare il porto per il maltempo. Freeman non ci pensa due volte, fa
caricare la lancia su un carro trainato da cavalli. Poi l’intero
paese spala la neve per liberare la strada e tre ore dopo a Robin
Hood’s Bay, arrivano i nostri. Freeman e compagni, tutti bardati
con le giubbe di sughero, salvano l’intero equipaggio.
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