Sembra
impossibile ma...
Questa
è una storia vera. Ringrazio
Roberto Mantovani per la segnalazione e vi porto a bordo del
dragamine olandese Abraham Crijnssen nel 1942, nel bel mezzo della
seconda guerra mondiale.
La
Crijnssen, varata nel 1936, è in servizio per la Royal
Netherlands Navy a Surabaya, nelle Indie orientali olandesi, quando a
fine 1941 il Giappone entra in guerra e attacca le isole del
Pacifico. L'avanzata giapponese sembra non avere limiti, e ai primi
di marzo del 1942 dopo la disastrosa battaglia di Giava arriva
l'ordine di ritirarsi in Australia.
Ma la fretta gioca un brutto scherzo ai 54 membri dell'equipaggio,
perché la nave si incaglia e prima di riuscire a liberarla il resto
della flotta è già sparito all'orizzonte. Lenta (non supera i 15
nodi) e male armata (solo un cannoncino da 3 pollici e due da 20 mm)
la Crijnssen è la preda
perfetta per i bombardieri nipponici che pattugliano i cieli.
La
situazione è disperata, nessuno giocherebbe un fiorino sulla
salvezza, ed è allora che al comandante, il contrammiraglio Pieter
Koenraad, viene un'idea folle per fuggire dalla trappola senza farsi
individuare: nascondere la nave travestendola da isola. In fondo in
Indonesia di isolette coperte di vegetazione ce ne sono diciottomila,
una più una meno. Ma le cose vanno fatte bene: così diversi uomini
scendono su uno degli isolotti e tagliano tutti gli alberi le fronde
che servono a coprire i 56 metri di lunghezza della nave e a
trasformarla in un frammento di jungla. Per completare la
mimetizzazione tutti gli spazi che non si riesce a rivestire col
fogliame vengono dipinti in modo da farli sembrare rocce e frammenti
di scogliera.
Certo,
un’isola che si muove darebbe nell'occhio, quindi Koenraad dà
l'ordine di spostarsi solo di notte, e di “parcheggiare” al
sorgere del sole davanti alla riva in modo da confondersi col fondale
boscoso, restando poi fino al tramonto immobili e in silenzio. Lo
stratagemma incredibilmente funziona e per 8 giorni la Crijnssen
passa inosservata sotto il naso dei giapponesi, poi prende il mare e
il 20 marzo approda a Fremantle, nell'Australia occidentale.
Negli anni successivi opererà come scorta antisommergibile per la
Royal Australian Navy. Finita la guerra, rientrerà in patria e
resterà in servizio fino al 1960; dopo esser stata qualche anno nave
scuola per i cadetti, viene acquisita dal Museo della Marina olandese
a Den Helder, dove oggi è visitabile.
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