Sembra
impossibile ma...
In
Svizzera è stato realizzato un progetto destinato a rivoluzionare i
trasporti: un passeggero potrebbe salire su una capsula in una
stazione degli autobus, addormentarsi e svegliarsi in un'altra città
dall'altra parte del pianeta, dopo un viaggio su strada, ferrovia e
per via aerea durante il quale non ha mai lasciato il suo posto.
Si
chiama Clip-Air, ed è un concetto innovativo sviluppato
dall'Istituto Politecnico Federale di Losanna sotto la guida del
professor Claudio Leonardi. L'idea è quella di un aereo modulare con
una grande ala volante capace di trasportare capsule mobili e
intercambiabili con passeggeri o merci. Attaccate sotto l'ala, le
capsule sostituiscono la fusoliera dell'aeroplano, ma senza motori,
cabina di pilotaggio, carburante e carrello di atterraggio. Un paio
di lunghe gambe metalliche infatti sporgono da ciascun lato dell'ala
volante, mantengono la cellula alta sopra il terreno e contengono il
meccanismo delle ruote di atterraggio; l'altezza è tale da
consentire che le capsule vengano appese dal ventre dell'aereo, un
po' come accade per gli aerei da guerra che trasportano bombe e
missili. Ogni aereo potrà portare tre moduli da 150 passeggeri
ciascuno a una velocità analoga a quella dei normali voli di linea.
L'obiettivo
è quello di rivoluzionare i trasporti così come i container di
spedizione, una delle invenzioni più dirompenti del secolo scorso,
hanno fatto col commercio globale: il trasferimento continuo dal
camion alla nave al treno merci e il fatto che container possa essere
utilizzato ancora e ancora, hanno ridotto drasticamente il costo
della spedizione a lunga distanza. Proprio come i container, le
capsule Clip-Air possono essere facilmente trasferite su camion e
treni: autonome, delle dimensioni di un vagone ferroviario (lunghe circa
30 metri e pesanti 30 tonnellate), aprirebbero possibilità non solo
per il trasporto merci ma anche per il settore passeggeri. Oltre a
tagliare i tempi di attesa e le code infatti limiterebbero i ritardi
e gli overbooking, con gli operatori che potrebbero proporre
itinerari multimodali che iniziano o finiscono ben oltre l'aeroporto.
I
ricercatori hanno avviato contatti con l'industria aerospaziale,
consapevoli comunque che saranno necessarie ulteriori ricerche e test
per convalidare un concetto che sembra assai valido; e forse
proprio per questo, e perché andrà a toccare interessi forti e
consolidati, c'è il rischio che non se ne faccia di niente.
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