sabato 14 dicembre 2019

238 - UN ALTRO POSTO



Sembra impossibile ma…

Vicino a Liverpool c’è una spiaggia dove dal mare emergono cento figure umane a grandezza naturale. Un’immagine che sembra rubata a un film di fantascienza e crea, dicono i visitatori, una straordinaria atmosfera, specie per chi si ferma ad ammirare lo spettacolo della marea che sommerge le statue quando si alza, e le fa “sorgere” dalle onde quando si abbassa.

Si chiama Another Place (Un altro posto) ed è un'installazione dell’artista londinese Antony Gormley, realizzata a Crosby Beach nel Merseyside, in Inghilterra. L’opera si allunga su una striscia di sabbia lunga due miglia, ed è formata da cento figure di ghisa rivolte verso il mare. Ogni statua è alta 189 centimetri e pesa 650 kilogrammi. Le figure sono repliche esatte del corpo nudo dell'artista. Questo è uno dei motivi per cui il lavoro è stato oggetto di polemiche nel Merseyside. Lo scontro è stato duro: contrari gli appassionati di sport acquatici supportati dalla guardia costiera, preoccupati i primi della loro sicurezza, la seconda che i bagnanti “incantati” si facessero sorprendere dall’alta marea; nel fronte del no anche gli ambientalisti che temevano l’aumento del turismo con conseguenza negative per le aree di interesse ornitologico. Favorevoli gli esercenti locali e un pool di appassionati d’arte, tanto determinati da fondare una ​​società, la Another Place Ltd. Nel 2007, ribaltando una precedente decisione, il consiglio locale ha concesso il permesso per Another Place di rimanere a Crosby Beach in modo permanente, purché fossero realizzati investimenti per un totale di 194.000 euro, interamente finanziati da Another Place Ltd.

Sir Antony Mark David Gormley, l’autore, è considerato uno dei maggiori scultori viventi, e il Daily Telegraph lo ha classificato al quarto posto nella lista delle "100 persone più potenti nella cultura britannica". Fra i suoi lavori più famosi, l'Angel of the North, mega scultura che dal 1998 domina il panorama di Gateshead nel nord dell'Inghilterra, Event Horizon, installazione temporanea con decine di figure umane inserite via via nel cuore di città come Londra, New York, San Paolo e Hong Kong, e l’Asian Field 180.000 statuine di argilla realizzate in 5 giorni da 350 cinesi con 100 tonnellate di argilla, presentata alla Biennale di Sydney. Nel video che segue, le suggestioni di “Another place”.





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