Sembra
impossibile ma…
Fra
le attrazioni dei side-show, gli spettacoli itineranti che
proponevano freaks e fenomeni da baraccone al seguito di circhi e
luna park a fine ottocento e nella prima metà del novecento, ebbe
grande successo “The human owl, the boy with the revolving head”.
Martin
Joe Laurello, nome d’arte di Martin Emmerling, nasce a Norimberga
in Germania nel 1885. Soffre fin dalla nascita di una patologia
rarissima: la sua colonna vertebrale è contorta e ha una
conformazione ed una elasticità tali da permettergli di girare la
testa di 180° fino ad arrivare a camminare in avanti guardando
dietro. Nel momento della massima torsione la spina dorsale assume la
forma di un punto interrogativo. Nel 1921 Martin arriva negli Stati
Uniti insieme ad altre persone con rarità biologiche, e qui trova
lavoro nel mondo dello spettacolo e rimane per tutta la vita. La sua
carriera lo vede protagonista di tutti i più importanti side show
dell’epoca; dopo l’esordio al Bailey come "Bobby il bambino
con la testa girevole" lavora in inverno al New York City based
museo di Hubert e in estate al Coney Island Sideshow Dreamland Circo.
Sposato
con Amelia, viene arrestato a Baltimora nel 1931 per aver abbandonato
la moglie e passa qualche mese in carcere. Nel 1930 firma un
contratto per il “Ripley Believe It or Not Odditoriums” dove
attira folle enormi che lo applaudono anche alla Fiera mondiale di
Chicago del 1933-34. In seguito viene scritturato nel Barnum &
Bailey Circus con un numero dove addestra anche cani e gatti a fare
acrobazie e si esibisce come ventriloquo. In questo periodo arriva a
guadagnare oltre 50 dollari la settimana. La sua ultima apparizione è
nello show tv “You Asked For It” del 24 marzo 1952.
Ripley
lo pubblicizza come l'unico al mondo che può camminare dritto e
guardare dritto dietro: “Quest’uomo può voltarvi le spalle e
ancora guardarvi negli occhi”. I colleghi di lavoro (alcuni dei
quali lo accuseranno di simpatie naziste) raccontano che si allena
ogni giorno per effettuare la torsione, e lui stesso conferma che
“una tale impresa richiede un sacco di pratica: ho trascorso tre
anni a far girare lentamente sempre di più la mia testa”. Durante
le sue esibizioni, nelle quali indossa sempre una camicia bianca, nel
momento della massima torsione Martin non riesce a respirare ma è
comunque in grado di bere. Martin Joe Laurello muore di infarto nel
1955, a 70 anni. Ecco un breve filmato di una sua esibizione.
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