Sembra
impossibile ma...
Un
calciatore indiano è riuscito a farsi credere un enfant prodige, il
più giovane talento mai sceso in campo in India, segnando una rete
in Super League a meno di 16 anni. Solo che di anni ne aveva 28.
Gourav
Mukhi nasce il 4 maggio 2002. Così almeno sta scritto sulla carta
d'identità, che però, come vedremo, è falsa come i soldi del
monopoli. Nato e cresciuto a Harijan Bustee, è figlio di Chhotelal
Mukhi, un ex calciatore dilettante, e gioca a pallone da sempre. Dalle
giovanili del Jamshedpur, terza forza del massimo campionato indiano,
passa alla squadra B, in seconda divisione, dove segna a raffica.
Così firma per la prima squadra, allenata dallo spagnolo César
Ferrando, dove milita un big internazionale, l’australiano Tim
Cahill. Il 7 ottobre 2018 debutta in Super League contro il
Bengaluru: entra in campo al 71' e segna il gol del pareggio dieci
minuti dopo. Nella storia del torneo è la prima volta che un
giocatore di 16 anni va a segno, e per questo Mukhi riceve un premio
e un consistente assegno. E da un giorno all'altro diventa una star.
I tifosi lo acclamano, e la stampa locale è convinta: finalmente è
nato un fuoriclasse.
Ma
in un'intervista rilasciata al quotidiano locale "The Telegraph"
Gourav in pochi secondi cancella la favola che sta vivendo:
inavvertitamente rivela al giornalista che la sua età non è proprio
quella scritta sui documenti. Poi fa marcia indietro, ma ormai è
troppo tardi; solo allora tutti sembrano accorgersi che né la
complessione fisica, né il folto baffo sfoggiato dal calciatore
sembrano compatibili con un sedicenne. L'inchiesta che segue rivela
che il bomber ragazzino tanto ragazzino non è: ha 28 anni compiuti,
e, probabilmente con la connivenza della società, ha già fatto il
giochino più di una volta in passato.
Come
nel 2015, quando il Jamshedpur viene punito dalla federazione per
aver schierato 4 giocatori fuori età in un torneo under 15, e uno di
questi è Gourav; o come quando sempre nel 2015 viene cacciato per lo
stesso motivo dalla Nazionale indiana under 16 dopo aver giocato 166
minuti (un assist e un gol), e su tutta la vicenda cala il silenzio.
Così Mukhi è stato squalificato dal giudice sportivo per 6 mesi e
ha dovuto restituire premio e assegno. Poi ha ricominciato a giocare: chissà, magari viene in Europa e riparte dalla Primavera...
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