domenica 15 dicembre 2019

241 - I MURI TRASPARENTI DI VILE




Sembra impossibile ma...
Uno street artist portoghese “firma” le sue opere aprendo grandi squarci nelle pareti degli edifici con i caratteri che compongono il suo nome; questo permette di osservare gli interni o i paesaggi che si aprono oltre il muro. L'incredibile è che usa solo vernice spray: ciò che si vede non è altro che una fantastica illusione ottica in 3D.

L'artista è il portoghese Rodrigo Miguel Sepulveda Nunes, ma in tutto il mondo è conosciuto con un nome d'arte che con ogni probabilità se fosse stato italiano non avrebbe scelto: Vile. E proprio con quelle quattro lettere declinate in ogni forma “squarcia” muri di ogni dimensione, spesso fatiscenti, e crea straordinarie illusioni, inganna la percezione con inesistenti trasparenze che permettono a chi osserva di guardare oltre il cemento e la pietra. Vile sincronizza i suoi disegni con l’ambiente reale per rivelare l'interno misterioso, e i passanti hanno l'illusione di guardare attraverso finestre scavate nel muro. Quello che vedono può essere ciò che c'è realmente oltre la parete, oppure un paesaggio fantastico reinventato dall'artista.

Vile nasce nel 1984 a Vila Franca de Xira, cittadina sull'estuario del Tago a due passi da Lisbona; graffitaro fin dall'età di 14 anni, segue corsi di acquerello, pittura ad olio, carboncino, disegno digitale, animazione e illustrazione. Insomma non improvvisa niente e si costruisce solide basi; nel 2006 si laurea in discipline artistiche a Lisbona e l'anno dopo inizia a produrre professionalmente le sue opere, con le quali negli anni successivi si fa conoscere anche fuori dai confini portoghesi con mostre, lavori per grandi aziende e club, eventi e festival internazionali. Per le sue creazioni utilizza solo vernice spray usando le bombolette come laser che “tagliano” le finestre sul muro. Per completare un'opera di solito non impiega più di un giorno, ma in realtà la parte operativa è preceduta da un lungo lavoro di progettazione, e quando arriva sul posto scelto ha pronti numerosi schizzi preparatori e i risultati di un lungo studio sulla giusta combinazione di colori; perché la parte più difficile del suo processo creativo è proprio la corrispondenza dei colori, che devono essere scelti con cura in base alle tonalità reali e alla luce della location. L’effetto finale è stupefacente, un invito, dice lui, ad esplorare quello che c’è dietro, ad andare sempre oltre l'apparenza.

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