lunedì 16 dicembre 2019

242 - IL GRANDE PINGUINO




Sembra impossibile ma...
Per 10 anni su diverse spiagge della Florida sono state trovate le tracce di un essere misterioso che alcuni studiosi hanno identificato come un pinguino alto più di 4 metri: il mostro di Clearwater.

In una tiepida mattina del febbraio 1948 un abitante della cittadina affacciata sul golfo di Tampa si presenta sconvolto alla stazione di polizia: sulla spiaggia durante una passeggiata ha scoperto delle impronte gigantesche: zampe di 35 centimetri di lunghezza, 27 di larghezza con 3 grosse dita munite di artigli. Le orme sembrano indicare che l'essere è uscito dal Golfo del Messico, ha camminato sulla sabbia a grandi falcate, poi è tornato in mare. La notizia finisce su tutti i giornali, e nei mesi successivi si registrano altri ritrovamenti di orme su diverse spiagge della baia e anche sulla sabbia del fiume Suwannee, a 40 miglia dall'oceano. La sindrome del mostro esplode in tutta la Florida, seguono anche numerosi avvistamenti sia in terra che in mare (e anche da alcuni aerei). I racconti non sempre sono concordi, i più parlano di un grande pinguino, altri di uno strano animale con la testa più simile a un cinghiale e i piedi di coccodrillo, ma sempre alto fra i 4 e i 5 metri. Gli studiosi esaminano le impronte, per alcuni sono false, ma c'è chi giura sulla loro genuinità. Arriva in Florida anche Ivan Sanderson, un famoso naturalista reduce da una serie di campagne in Africa per la Cambridge University e il British Museum; dopo due settimane di indagini va in televisione e dichiara che le impronte non possono essere state create da un uomo, il caso è autentico, e lui ha individuato anche la creatura: è un pinguino gigante come quelli vissuti nella preistoria, sopravvissuto chissà come all'estinzione dei suoi progenitori; è alto quasi 5 metri, ha lunghe pinne che sembrano braccia, il colore è giallo grigiastro. I ritrovamenti di orme vanno avanti fino al 1958, poi cessano.

Anno 1988, il reporter Jan Kirby scopre nel garage di un meccanico di Clearwater, Tony Signorini, due grandi zampe di ferro pesanti 13 chili l'una avvitate a un paio di scarpe da tennis. L'anziano tecnico gliele ha mostrate ridendo, mentre confessava di averle costruite con l'amico Al William. Insieme per 10 anni le hanno caricate su una barca; poi lui le calzava, scendeva in acqua a pochi metri dalla riva e si faceva una camminata sulla spiaggia. “L'idea è nata quando abbiamo sentito del mostro di Loch Ness; visti i risultati, siamo andati avanti per 10 anni. E quante risate ci siamo fatti davanti alla tv, mentre gli studiosi descrivevano il pinguino gigante”.

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