Sembra
impossibile ma...
Questa
è una storia vera. James Barry è stato uno dei più eminenti
medici chirurghi del diciannovesimo secolo. Laureato all'Università
di Edimburgo, svolse dal 1812 al 1864 la sua professione in tutto il
mondo, dall'India al Sudafrica, dai Caraibi al Canada passando da
assistente ospedaliero dell'esercito britannico a ispettore generale
negli ospedali militari. E ovunque si impegnò con successo a
migliorare non solo le condizioni dei suoi pazienti, ma anche quelle
degli abitanti locali. Fu un pioniere nell'associare la medicina con
la cura dell'igiene, con un numero di pazienti sopravvissuti da
record.
Morì
il 25 luglio 1865. E fu l'infermiera che si occupò di comporre il
cadavere che fece la scoperta, e la rivelò subito dopo il funerale:
James Barry era una donna.
Il
suo vero nome era Margaret. Già, questa è la storia di una donna
che per realizzare il suo sogno ha finto per mezzo secolo di essere
un uomo. Margaret Ann Bulkley nasce a County Cork, in Irlanda,
nel 1789. Adolescente brillantissima, vuole diventare
un chirurgo, una carriera vietata alle donne. Lo zio è James Barry
(sì, prenderà il suo nome), un famoso artista, e con l'aiuto di un
influente amico studia il piano per farla entrare travestita da uomo
alla facoltà di Medicina di Edimburgo. Dove nel 1812 si laurea
“malgrado l’aspetto giovanile sembri indicare una scarsa
maturità”. Impaziente di operare sul campo, Margaret, dopo aver
evitato la visita medica grazie ai suoi protettori, entra
nell'esercito britannico. La sua sarà una carriera brillantissima ma
con alti e bassi causati dal suo carattere. Il dottor Barry non
è certo una persona docile: ostinato, impaziente, suscettibile, è
considerato un eccentrico; vegetariano ed astemio, calza
stivali rossi col tacco e indossa camicie ricamate sotto la giacca
d'ordinanza. Ma litiga furiosamente quando sente commenti
sulla sua voce acuta o sul suo aspetto effeminato, e le baruffe
spesso finiscono in duelli. Il suo impegno per migliorare le
condizioni di vita della gente qualunque disturba poi i suoi pari, ed
è punito più volte per insubordinazione. Tratta però sempre con
garbo e gentilezza i suoi pazienti, e professionalmente è un
Maestro. A Sant'Elena poi viene alla luce una relazione "omosessuale" col
governatore lord Charles Somerset, per la quale i due vengono
processati: Margaret evita il carcere ma viene degradata, riparte da
zero in Canada e si afferma di nuovo come miglior chirurgo
dell'impero. Congedata nel 1864, muore di dissenteria l'anno dopo.
Dopo
la rivelazione dell'infermiera ci fu chi affermò di averlo sempre
saputo. L'esercito britannico stese un velo sulla vicenda, rimasta
poi top secret per 100 anni. L'infermiera raccontò anche di aver
visto sul ventre della salma i segni di un parto cesareo: con ogni
probabilità Margaret Ann Bulkley ha avuto almeno un figlio segreto.
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