mercoledì 15 gennaio 2020

261 - LA DOVE C'ERA L'ERBA...




Sembra impossibile ma...
Nel 1979 Shenzen era un villaggio della Cina meridionale dove poco più di ventimila residenti vivevano di pesca e degli scarsi commerci portati dalla linea ferroviaria Kowloon-Canton. Oggi è la quarta città più popolosa del Paese con 13,5 milioni di abitanti e ospita i quartieri generali delle più grandi compagnie hi-tech cinesi.

Anno 1979, Shenzen viene ufficialmente nominata città; l'anno successivo Deng Xiaoping decide di lanciare qui un audace esperimento: una Zona Economica Speciale aperta per la prima volta a insediamenti di compagnie estere; negli anni successivi ogni genere di investimento trova a Shenzen condizioni di favore uniche, e la vicinanza a Hong Kong la rende la finestra per l'ingresso di capitale straniero e di tecnologia. Il minor costo del lavoro anche rispetto a Hong Kong attrae poi gli imprenditori e sostiene uno sviluppo da record: chiunque può entrare nella Zona Economica Speciale e avvantaggiarsi dei minori prezzi dei prodotti in commercio. Molti contadini iniziano così a lasciare le aree rurali per cercare lavoro nell'immobiliare, nel manifatturiero o nel portuale. Insomma, in 20 anni qui accade ciò che in Europa è avvenuto in due secoli. E nasce la “metropoli istantanea”.

Nel 2017 Shenzen supera Hong Kong sia come popolazione che come economia; oggi il porto è il terzo per container più grande del pianeta, qui ha sede la fabbrica più grande al mondo della Foxconn (mezzo milione di lavoratori), così come la Tencent (proprietaria di Clash Royale) e i maggiori brand delle comunicazioni (Oukitel, Doogee, TP-LINK, Coolpad Globalegrow e OnePlus), oltre al colosso mondiale della telefonia mobile, Huawei. A Shenzen tutto va di corsa: tre mesi fa è stata approvata la normativa che riduce i termini per l'approvazione della creazione di imprese da un giorno a meno di un minuto; i quartieri costruiti negli anni '90 per alloggiare il fiume di immigrati in arrivo sono già in via di demolizione, sostituiti da zone a più alta densità abitativa, così come diverse zone industriali riconvertite nell'arco di un decennio. E di recente la crescita ha preso anche una deriva qualitativa: la città è fra le meno inquinate della Cina, col più alto tasso di verde pubblico per abitante. E' servita da 5 linee di metropolitana, 16 mila autobus tutti elettrici, e 22mila taxi che presto lo saranno, tutti collegati a una rete di colonnine per la ricarica ad energia solare. Stanno aprendo scuole e college di alto livello, e sono in funzione strutture avveniristiche come il grande Polytheatre, il Centro culturale firmato dell'architetto Isozaki, il Museo di arte contemporanea e il Museo della città, mentre il quartiere Oct Loft è il regno della creatività, frequentato da artisti, graphic designer e maghi dell' hi-tech.

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