Questa
è una storia vera. Se chiedete ad un americano chi era Pearl Hart, risponderà “l'ultima
fuorilegge del west”, e magari aggiungerà aneddoti ai confini
della realtà; ma anche se i giornalisti l’hanno parecchio
romanzata, non c'è dubbio che la sua sia stata una vita spericolata,
assai più di quella di Steve McQueen.
Pearl nasce nel 1871 a Lindsay in Canada. I genitori, i coniugi
Taylor, sono molto religiosi, non ricchi ma benestanti. A 16 anni va
al college e si innamora di Brett Hart, un giocatore d’azzardo.
Seguono fuga e matrimonio. Il marito beve e la picchia, lei torna dai
genitori; poi si riconcilia con lui. La cosa si ripete più volte in
6 anni, nei quali nascono due figli, subito spediti dai nonni materni
in Ohio. Nel 1893, alla Fiera mondiale di Chicago, Pearl vede il
“Wild West Show” di Buffalo Bill, e si innamora dell’epopea del
west, che ormai è agli sgoccioli. Ma per lei deve ancora cominciare.
Rompe col marito e scappa in Colorado con Dan Bandman, un pianista.
Si sposta a Phoenix in Arizona e lavora come cuoca e come cantante.
Ma è sempre in cerca di soldi per i suoi vizi: whisky, sigari e
morfina. Così nel 1898, dopo un ultimo incontro-scontro col marito
che le porta via fino all’ultimo dollaro, la troviamo a Mammoth
titolare con un’amica di una tenda-bordello frequentata dai
minatori della vicina miniera. Che però chiude. Pearl punta allora
su un certo Joe Boot e con lui si improvvisa cercatrice d’oro. Non
avranno fortuna.
Ridotti alla fame, i due giocano la carta della disperazione, in
stile vecchio west: Il 30 maggio 1899 nel Cane Spring Canyon in
Arizona i passeggeri dello stagecoach che da Globe va a Florence
assistono attoniti a una delle ultime rapine alla diligenza. Che sarà
rapida e incruenta, e frutterà poco più di 400 dollari. E
l’attenzione degli sceriffi di tutte le contee vicine. Che li
catturano dopo 6 giorni nei quali gli inesperti fuggitivi hanno
vagato in cerchio. La notizia della donna-bandito scatena la
curiosità dei giornalisti, che ne fanno un’eroina. Nell’attesa
del processo Pearl riesce anche ad evadere da una cella ridicola, ma
viene subito ripresa. Al processo la donna improvvisa un’autodifesa
tanto strappalacrime che la giuria popolare la rimette in libertà.
Dopo un successivo arresto per furti nelle cassette postali, sarà
condannata a 5 anni e spedita nel carcere di Yuma, un inferno. Per
tutti ma non per lei, che si conquista le simpatie dei secondini e
ottiene una cella grande e comoda dove riceve ospiti e giornalisti. A
fine 1902 il governatore le concede il perdono: si dirà in seguito
che lei era rimasta incinta e si voleva evitare lo scandalo. Le
ultime notizie la segnalano nel Missouri, attrice in una commedia.
Indovinate cosa mette in scena? Risposta esatta, la storia della sua
vita.
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