giovedì 23 gennaio 2020

283 - L'ALBERO DEL TENERE'




Sembra impossibile ma...
Questa è una storia vera, anche se pare una barzelletta. L'Albero del Ténéré è un’acacia tortilis sopravvissuta per molti decenni (forse oltre 300 anni), nel bel mezzo del deserto del Ténéré, nel Niger nordoccidentale. Unico albero in un raggio di 400 chilometri, considerato a lungo il più isolato al mondo, punto di riferimento per le carovane di cammelli che attraversavano il deserto, visibile da grandi distanze anche se alto poco più di tre metri. Un faro vivente, un albero tanto essenziale per orientarsi da apparire sulle mappe.

Quest'area non è sempre stata desertica: numerosi graffiti rupestri ritrovati testimoniano che sia nel paleolitico che nel neolitico, quindi fino a 10.000 anni fa, gli antichi abitanti cacciavano animali in mezzo a una vegetazione rigogliosa. L'avanzata del deserto e la riduzione delle falde acquifere sotterranee hanno cancellato poi gran parte della vita vegetale. Alla fine dell'ottocento sopravviveva solo un gruppetto di acacie rinsecchite; anche queste morirono. Tutte meno una, l'Albero del Ténéré. Il mistero della miracolosa sopravvivenza fu risolto nel 1938 quando fu scavato un pozzo lì vicino e si scoprì che le radici dell’acacia arrivavano a 35 metri di profondità, dove c’è una sorgente. Nel 1939 Michel Lesourd del Service central des affaires Sahariennes scriveva: “Bisogna vedere l’albero per convincersi della sua esistenza. Qual è il suo segreto? Come può essere ancora vivo nonostante le moltitudini di cammelli che scalpitano intorno ad esso? Com’è che nel corso dell’azalai (riunione delle carovane di dromedari che due volte l’anno attraversano il deserto per trasportare il sale) non capita mai che un cammello ne mangi le foglie? Perché i Tuareg non tagliano i suoi rami per farne fuochi? La sola risposta possibile è che l’albero sia tabù e come tale venga considerato dai carovanieri”.

Novembre 1973, il silenzio dell'infinita distesa desertica è rotto dal rumore di un motore che avanza. Uno schianto improvviso, poi di nuovo il silenzio. Un camion di passaggio, guidato da un autista libico ubriaco ha centrato in pieno l'albero secolare; il tronco sradicato giace a terra. Sarà recuperato e portato a Niamey, nel Museo Nazionale del Niger, dove è visibile ancora oggi. Un nuovo punto di riferimento ha sostituito l'ultima acacia del Ténéré: una (brutta) installazione in ferro realizzata da un anonimo artista.
 

 

 

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