venerdì 24 gennaio 2020

284 - LA GIOVANE IGNORANTE




Sembra impossibile ma...
Questa è una storia vera, segnalatami da Antonella Freschi che ringrazio. Mary Anning nasce a Lyme Regis, nel Dorset, nel 1799. Il padre Richard è un falegname, ma per arrotondare raccoglie fossili sulla costa e li vende a scienziati e turisti. Quando ha 15 mesi Mary è colpita da un fulmine insieme a tre donne; sopravvive solo lei. Alle elementari fa in tempo a imparare a leggere e a scrivere o poco più, poi il padre muore di tisi e la lascia in mezzo ai debiti. Per fortuna le ha insegnato a riconoscere ed estrarre i reperti. Non è facile però andare a caccia di fossili: si può fare solo in inverno quando piogge e maree rendono il terreno friabile e causano smottamenti e frane.

Nel 1811 suo fratello Joseph trova il teschio lungo più di un metro di un ittiosauro, mai visto prima; poco dopo Mary individua il resto dello scheletro del rettile marino. Nel 1820 la ragazza trova il primo scheletro incompleto di plesiosauro, e due anni dopo uno completo. Un ritrovamento che suscita scalpore nella comunità scientifica, ma non convince il grande naturalista Georges Cuvier che la accusa di essere una mistificatrice. Solo in seguito si dovrà ricredere. Di lì in poi per Mary è un susseguirsi di scoperte: nel 1828 uno pterosauro, l'anno dopo la prima Squaloraja; e ad ogni ritrovamento segue un rigoroso studio individuale, che la porta a costruirsi una profonda cultura da autodidatta. A 27 anni, con i suoi risparmi, acquista una piccola casa che diventa il suo laboratorio, frequentato dai luminari di tutto il mondo e sede di straordinarie scoperte. Dal mondo accademico però non riceve alcun riconoscimento ufficiale: le sue scoperte vengono invariabilmente attribuite ad altri, perché Mary Anning non solo è donna, ma anche di umili origini. La Geological Society la ignora, ma pubblica decine di suoi studi omettendo di citarla come autrice. “Meraviglioso esempio del favore divino, quella povera ragazza ignorante, grazie alle sue letture e alla sua diligenza, è arrivata a un grado di conoscenza tale da potersi intrattenere con professori ed altre persone competenti, e tutti riconoscono che ne capisce più di scienza di chiunque altro nel regno” scrive Lady Harriett Silvester già nel 1824.

Solo dopo la sua morte, avvenuta a 48 anni per un tumore al seno, il mondo della scienza si ricorderà di lei: la Geological Society le dedica, prima donna nella sua storia, un elogio funebre, e Charles Dickens scrive: "La figlia del carpentiere si è conquistata un proprio nome, e lo ha meritato". Nel 2010 la Royal Society inserisce Mary Anning fra le 10 donne inglesi che più hanno contribuito alla storia della scienza.
 
 

 


 

 


 

 


 

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