Sembra
impossibile ma…
Questa
è una storia vera. Il sogno di tutti i ragazzini è diventare un
grande calciatore. Ma serve talento, grinta, fortuna, perseveranza:
pochissimi ce la fanno. C’è un ragazzo brasiliano che non aveva
nessuna di queste doti: era una schiappa. E ha giocato per 20 anni
nei più grandi club professionistici sudamericani e non solo.
Carlos
Henrique Raposo detto Kaiser nasce a Rio Pardo in Brasile nel 1963.
Fin da bambino in campo è sempre il peggiore. Ma ha un dono: rimane
simpatico a tutti, è un pierre nato. Fra i suoi amici, calciatori
celebri come Bebeto e Edmundo. Uno di questi, Mauricio, lo presenta
ai dirigenti del Botafogo. Ha 20 anni, è il primo ingaggio. Segue
una carriera ventennale: i più famosi club brasiliani, poi Messico e
Francia. Senza mai giocare. Qual è il suo segreto?
Carlos
è un punto di riferimento delle notti di Rio, quando servono belle
ragazze, basta chiedere a lui. Così si fa tanti amici importanti,
nel mondo del calcio e non solo. Quando un amico calciatore viene
ingaggiato da un nuovo club, lo propone come un attaccante poco noto
ma forte. Segue un contratto di prova, da tre a sei mesi, comunque
molto ben pagato. Il primo mese è facile: “Sono fuori forma”.
Corse intorno al campo e palestra. Poi ci pensa qualche compagno di
squadra complice: al primo allenamento vero una bella botta, e si
torna in infermeria. Prolungare le prognosi sarà compito di amici
medici. Sei mesi, e si cambia team, sempre segnalato da ex compagni
di squadra.
Così si crea un passato da calciatore. Ad abbellirlo ci
pensa l’amico giornalista di turno che ne tesse le lodi. La merce
di scambio è sempre la stessa: notti folli a tempo di samba e belle
ragazze. Le poche volte che scende in campo, se la palla va a destra
lui va a sinistra. In Francia ad Ajaccio alla presentazione lo stadio
è pieno per il nuovo brasiliano; lui lancia tutti i palloni ai
tifosi, saluta, manda baci. La folla impazzisce. Al Bangu per non
giocare scatena una rissa al primo minuto. E via così. Chiuderà a
40 anni con un bel conto in banca. Il suo score? 34 presenze totali
in 20 anni (mai per più di 15 minuti) e 0 gol.
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