lunedì 27 gennaio 2020

290 - IL PEGGIOR CENTRAVANTI DEL MONDO




Sembra impossibile ma…
Questa è una storia vera. Il sogno di tutti i ragazzini è diventare un grande calciatore. Ma serve talento, grinta, fortuna, perseveranza: pochissimi ce la fanno. C’è un ragazzo brasiliano che non aveva nessuna di queste doti: era una schiappa. E ha giocato per 20 anni nei più grandi club professionistici sudamericani e non solo.

Carlos Henrique Raposo detto Kaiser nasce a Rio Pardo in Brasile nel 1963. Fin da bambino in campo è sempre il peggiore. Ma ha un dono: rimane simpatico a tutti, è un pierre nato. Fra i suoi amici, calciatori celebri come Bebeto e Edmundo. Uno di questi, Mauricio, lo presenta ai dirigenti del Botafogo. Ha 20 anni, è il primo ingaggio. Segue una carriera ventennale: i più famosi club brasiliani, poi Messico e Francia. Senza mai giocare. Qual è il suo segreto?
 
Carlos è un punto di riferimento delle notti di Rio, quando servono belle ragazze, basta chiedere a lui. Così si fa tanti amici importanti, nel mondo del calcio e non solo. Quando un amico calciatore viene ingaggiato da un nuovo club, lo propone come un attaccante poco noto ma forte. Segue un contratto di prova, da tre a sei mesi, comunque molto ben pagato. Il primo mese è facile: “Sono fuori forma”. Corse intorno al campo e palestra. Poi ci pensa qualche compagno di squadra complice: al primo allenamento vero una bella botta, e si torna in infermeria. Prolungare le prognosi sarà compito di amici medici. Sei mesi, e si cambia team, sempre segnalato da ex compagni di squadra.

Così si crea un passato da calciatore. Ad abbellirlo ci pensa l’amico giornalista di turno che ne tesse le lodi. La merce di scambio è sempre la stessa: notti folli a tempo di samba e belle ragazze. Le poche volte che scende in campo, se la palla va a destra lui va a sinistra. In Francia ad Ajaccio alla presentazione lo stadio è pieno per il nuovo brasiliano; lui lancia tutti i palloni ai tifosi, saluta, manda baci. La folla impazzisce. Al Bangu per non giocare scatena una rissa al primo minuto. E via così. Chiuderà a 40 anni con un bel conto in banca. Il suo score? 34 presenze totali in 20 anni (mai per più di 15 minuti) e 0 gol.


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