martedì 4 febbraio 2020

298 - LA STREGA ENORMISSIMA




Sembra impossibile ma...
Questa è una storia vera. La storia di due donne nella Bologna del 1400, quasi 500 come direbbe Benigni. Due amiche belle, intelligenti, sposate con uomini ricchi e potenti. Una bella storia? Macché, lo sarebbe (forse) oggi, ma nella Bologna del 1400, quasi 500 essere donne brillanti, curiose, anticonformiste è un dramma.

Gentile Budrioli cresce nel Torresotto di Portanova, la sua è una famiglia benestante e il padre le offre anche la rara possibilità di studiare, prima di darla in moglie con tanto di ricca dote (500 ducati d'oro) al notaio Antonio Cimieri. Dopo il matrimonio lei vuole proseguire gli studi, ma non è facile: alimenta la sua passione per l'astrologia a lezione dal professor Scipione Manfredi, poi impara dal vecchio frate Silvestro al convento dei Francescani i segreti delle erbe curative e diventa una sorta di guaritrice che in molti ritengono migliore dei migliori medici. Non è una donna che passa inosservata, così si attira invidie e maldicenze che non lasciano indifferente il marito. Ginevra Sforza è la donna più potente di Bologna, figlia illegittima del Signore di Pesaro che a 14 anni la dà in moglie al vecchio Sante Bentivoglio. Pochi anni dopo rimane vedova e si risposa col cugino del marito, Giovanni II, Primo cittadino di Bologna, di cui pare fosse già amante, e con lui ha 16 figli. Diventa anche la sua principale consigliera, e questo a una donna non viene perdonato. Anche Ginevra è appassionata di astrologia e di erboristeria, e conosciuta la fama di Gentile, la prende come dama di compagnia. In breve diventano amiche inseparabili, passano le giornate studiando e conversando. Quando uno dei figli di Ginevra si ammala gravemente, lei lo affida alle cure dell'amica, ma il bambino muore. Del fatto approfittano i Malvezzi, un'altra potente famiglia che vuol prendere il potere a Bologna: accusano Gentile di aver “guastato” il bambino con un maleficio, con l'obiettivo di screditare anche Ginevra e l'intera famiglia.

Gentile viene arrestata con l'accusa di stregoneria; nella sua casa trovano le “prove” seminate ad arte. Ginevra è disperata, ma non può far niente: rischia di subire la stessa sorte. E l'Inquisizione non perdona. Dopo giorni di terribili torture, al processo i testimoni che giurano di aver subito malefici sono parecchi, fra questi il marito e una serva che dice di averla vista parlare con il diavolo. Quando lei, stremata, confessa, le voci sui suoi terribili poteri si moltiplicano, viene definita “Strega Enormissima”, e come tale condannata al rogo. Il 14 luglio 1498 Gentile Budrioli viene giustiziata in Piazza San Domenico; il boia lancia polvere da sparo nel fuoco causando fiammate ed esplosioni, la gente intorno al rogo scappa giurando che il diavolo è venuto a prenderla. Le cronache raccontano che nello stesso momento a poche centinaia di metri nel Torresotto di Portanova, dove viveva l'amica, Ginevra piange disperata.
Guarda i video sull'Inquisizione e la caccia alle streghe.
 

 




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