giovedì 6 febbraio 2020

310 - UN MONDO A PARTE




Sembra impossibile ma...
C'è un'isola che sembra uscita da un vecchio telefilm di Star Trek: sì, quei paesaggi alieni fatti con scenografie dai colori pastellati dove il comandante Kirk e il dottor Spock vengono depositati dal raggio del teletrasporto. Ecco, Socotra è un po' così.

La più grande delle 4 isole dell'arcipelago omonimo è un altopiano roccioso al largo del Corno d’Africa, nell'oceano Indiano; siamo 300 km a est della costa somala e 350 a sud della Repubblica dello Yemen, cui appartiene dal 1990. Il precoce distacco dell’isola dalla terraferma nel terziario ha permesso a specie animali e vegetali di sviluppare una straordinaria biodiversità, un ecosistema unico ed eccezionale con flora e fauna dalle sembianze inconsuete. Tanto che nel 2008 Socotra è stata dichiarata Patrimonio dell'Unesco. Qui e solo qui crescono alcune delle piante più strane del pianeta, come l'albero cetriolo, l’albero bottiglia, diverse piante di aloe utilizzate a scopo medicinale, la Punica protopunica, antenato del melograno coi frutti dal sapore rivoltante, l’albero dell’incenso che trasuda resina commestibile (una sorta di chewing-gum naturale) e l’albero del sangue di drago (Dracaenia cinnabari) della famiglia delle agavi col tronco dritto, la chioma a ombrello rovesciato e i rami corti e carnosi. Incidendo la corteccia si ricava una resina rossastra, il sangue di drago appunto, usato come medicamento per dissenteria e ustioni e come pigmento per colorare. In tutto 825 specie rare di piante il 37% delle quali esclusive del luogo, così come il 90% dei rettili, il 95% dei serpenti e gran parte delle 192 specie aviarie uniche al mondo; l’ambiente marino non è da meno con 235 specie di coralli, 730 di pesci e 300 tra granchi, gamberi e aragoste.

In passato le leggende dei marinai parlavano di stregoni capaci di rendere l'isola invisibile. In effetti per sei mesi l'anno le tempeste monsoniche “cancellano” l'arcipelago, e anche negli altri mesi gli scarsi approdi lo rendono difficilmente raggiungibile. Sull'isola oggi vivono più di 50.000 persone, la prima e unica strada asfaltata è stata costruita nel 2008, i servizi sono spartani (hotel e ristoranti si contano sulle dita di una mano) e i pochi viaggiatori che arrivavano fino a qualche tempo fa preferivano piantare la tenda sulla spiaggia. Grazie a tutto questo, la natura qui è davvero incontaminata.

Ah, dimenticavo. Non durerà. Socotra sta già cambiando: in Yemen c'è la guerra e le conseguenze si fanno sentire. Se pensate di visitarla di questi tempi, scordatevelo. Gli Emirati Arabi hanno sostanzialmente occupato l'arcipelago costruendo caserme e organizzando un sistema di milizie e di sicurezza. E precludendo di fatto l'accesso ai turisti: pare abbiano in cantiere resort di lusso e parchi di divertimento per ospitarli degnamente a guerra finita.
 
 

 

 

 

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