Sembra
impossibile ma...
C'è
un'isola che sembra uscita da un vecchio telefilm di Star Trek: sì,
quei paesaggi alieni fatti con scenografie dai colori pastellati dove
il comandante Kirk e il dottor Spock vengono depositati dal raggio
del teletrasporto. Ecco, Socotra è un po' così.
La
più grande delle 4 isole dell'arcipelago omonimo è un altopiano
roccioso al largo del Corno d’Africa, nell'oceano Indiano; siamo
300 km a est della costa somala e 350 a sud della Repubblica dello
Yemen, cui appartiene dal 1990. Il precoce distacco dell’isola
dalla terraferma nel terziario ha permesso a specie animali e
vegetali di
sviluppare una straordinaria biodiversità, un ecosistema unico ed
eccezionale con flora e fauna dalle sembianze inconsuete. Tanto che
nel 2008 Socotra è stata dichiarata Patrimonio dell'Unesco. Qui e
solo qui crescono alcune delle piante più strane del pianeta, come
l'albero cetriolo, l’albero bottiglia, diverse piante di aloe
utilizzate a scopo medicinale, la Punica protopunica, antenato del
melograno coi frutti dal sapore rivoltante, l’albero dell’incenso
che trasuda resina commestibile (una sorta di chewing-gum naturale) e
l’albero del sangue di drago (Dracaenia cinnabari) della famiglia
delle agavi col tronco dritto, la chioma a ombrello rovesciato e i
rami corti e carnosi. Incidendo la corteccia si ricava una resina
rossastra, il sangue di drago appunto, usato come medicamento per
dissenteria e ustioni e come pigmento per colorare. In tutto 825
specie rare di piante il 37% delle quali esclusive del luogo, così
come il 90% dei rettili, il 95% dei serpenti e gran parte delle 192
specie aviarie uniche al mondo; l’ambiente marino non è da meno
con 235 specie di coralli, 730 di pesci e 300 tra granchi, gamberi e
aragoste.
In
passato le leggende dei marinai parlavano di stregoni capaci di
rendere l'isola invisibile. In effetti per sei mesi l'anno le
tempeste monsoniche “cancellano” l'arcipelago, e anche negli
altri mesi gli scarsi approdi lo rendono difficilmente raggiungibile.
Sull'isola oggi vivono più di 50.000 persone, la prima e unica
strada asfaltata è stata costruita nel 2008, i servizi sono spartani
(hotel e ristoranti si contano sulle dita di una mano) e i pochi
viaggiatori che arrivavano fino a qualche tempo fa preferivano
piantare la tenda sulla spiaggia. Grazie a tutto questo, la natura
qui è davvero incontaminata.
Ah,
dimenticavo. Non durerà. Socotra sta già cambiando: in Yemen c'è
la guerra e le conseguenze si fanno sentire. Se pensate di visitarla
di questi tempi, scordatevelo. Gli Emirati Arabi hanno
sostanzialmente occupato l'arcipelago costruendo caserme e
organizzando un sistema di milizie e di sicurezza. E precludendo di
fatto l'accesso ai turisti: pare abbiano in cantiere resort di lusso
e parchi di divertimento per ospitarli degnamente a guerra finita.
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