venerdì 7 febbraio 2020

312 - QUESTO NON E' UN GIORNALISTA




Sembra impossibile ma...
In Cina è stato presentato in questi giorni l'Ai Anchors, il presentatore digitale che legge le notizie del telegiornale grazie all'intelligenza artificiale. Ricordate “Questa non è una pipa”, il celebre dipinto di Magritte con l'immagine di una pipa? Ecco, questo non è un giornalista, è l'immagine di un giornalista.

L'agenzia di stampa cinese Xinhua ha sviluppato con la compagnia di motori di ricerca Sogou.com l'anchorman digitale che conduce il telegiornale: un'immagine maschile con voce, espressioni e azioni di una persona reale. "Lui", dicono gli inventori, impara da solo dai video trasmessi in diretta e può leggere i testi con la stessa naturalezza di un'anchorman professionale. Il conduttore anglofono, completo di giacca e cravatta, è modellato su un giornalista reale di Xinhua, Zhang Zhao. "Lavorerò instancabilmente per tenervi informati man mano che i testi verranno digitati nel mio sistema senza interruzioni" dice nel video introduttivo.

Xinhua non ha svelato i dettagli sulla tecnologia usata per creare l'intelligenza artificiale e simulare voce, espressioni facciali e gesti. Si sa solo che la base è umana, per cui cronisti e conduttori tg filmati, sui quali viene sovrapposta un animazione della bocca e del volto per trasformare parole e espressioni. L'intelligenza artificiale sarebbe più rapida nel leggere le notizie rispetto alla tradizionale CGI (immagini generate dal computer). Il reporting automatico è da tempo una realtà: Associated Press ad esempio utilizza sofisticati algoritmi informatici per scrivere migliaia di storie automatizzate all'anno. Programmi software avanzati analizzano le fonti (rapporti su retribuzioni societarie, punteggi del baseball...) e trasformano i dati in frasi comprensibili. Gli AI Anchors però – sottolineano gli ideatori – sono qualcosa di diverso: “possono lavorare 24 ore al giorno sul sito web e su varie piattaforme di social media, riducendo i costi di produzione dei notiziari e migliorando l'efficienza".

La gamma di espressioni facciali per ora è limitata e la voce risulta ancora artificiale, ma la ricerca continua e i miglioramenti sono rapidi: in tempi brevi sarà impossibile distinguere le IA dai giornalisti tv in carne e ossa. Il che, chissà perché, mi fa correre un brivido lungo la schiena. Vuoi vedere che ci troveremo a rimpiangere Bruno Vespa? Intanto, vi mostro il primo tg artificiale della storia.


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