Sembra
impossibile ma…
Questa
è una storia vera. E’ molto nota, ma vale la pena di raccontarla,
perché sul versante coincidenze incredibili non ha rivali. I
protagonisti sono stati oggetto di studio da parte di varie
università americane, e ogni singolo dato è verificato e
confermato.
Lima,
Ohio, 1979. James Springer, 39 anni, riceve una telefonata da James
Lewis, 39 anni. “Sono tuo fratello gemello. Siamo stati separati
alla nascita. Finalmente sono riuscito a rintracciarti”. Lewis vive
a Piqua, un’oretta di auto lungo la Interstate 75. I
due si incontrano, classica carrambata, poi il racconto degli anni
trascorsi da quando la madre quindicenne li abbandonò in ospedale e
i signori Springer e Lewis, che non si conoscevano fra loro, li
adottarono. E decisero di chiamarli entrambe James, abbreviati poi in
Jim. Prima coincidenza di una serie infinita. Eccole.
I
due Jim hanno entrambi un fratello adottivo di nome Larry; da bambini
avevano un cane e lo avevano chiamato Toy; a scuola avevano pagelle
identiche. Poi i due si erano sposati, separati e risposati. Le prime
mogli si chiamavano Linda, le seconde Betty; e al primo figlio
avevano dato lo stesso (doppio) nome: James Allen. Stesso
modello di auto, una Chevrolet, e in garage una piccola officina e
una falegnameria per l’hobby del bricolage. Come lavoro, erano
stati vice-sceriffi in contee differenti, e prima in un McDonald's e
in una stazione di rifornimento. Amanti del mare, in vacanza
andavano a St. Petersburg, in Florida, a 1600 chilometri di distanza,
in spiagge distanti tre isolati l'una dall'altra. Sul versante
salute, cartelle cliniche identiche: emicrania, insonnia, emorroidi e
piccoli disturbi cardiaci. I vizi? Accaniti fumatori, stessa marca di
sigarette, stessa marca di birra e stesso vizio di rosicchiarsi le
unghie. Oggi i due fratelli hanno 80 anni e vivono ancora in Ohio.
Nel link che segue, per i più razionali, un’analisi della vicenda fatta
dal Cicap (Comitato di controllo delle affermazioni sul paranormale).
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