mercoledì 19 febbraio 2020

335 - SULLE TRACCE DI MOWGLI




Sembra impossibile ma...
E’ successo un’altra volta. La realtà, come spesso accade, supera la fantasia. E non una fantasia qualunque, ma quella di scrittori come Rudyard Kipling o Edgar Rice Burroughs. Dalle foreste dell’India è saltato fuori un altro bambino selvaggio, proprio come Tarzan, o come Mowgli. Anzi, stavolta si tratta di una bambina.

A quanto pare, e per quanto impossibile possa sembrare, la piccola, che dimostra più o meno 8 anni, è stata allevata secondo tradizione letteraria da un branco di scimmie. La polizia dell’Uttar Pradesh ha ritrovato la bambina durante un pattugliamento nella Riserva naturale di Katarniaghat. Le condizioni di salute erano buone, anche se mostrava i segni di una lunga permanenza in ambienti selvaggi. Il ritrovamento è avvenuto qualche mese fa. E’ stato il vice-ispettore di polizia Suresh Yadav a scorgerla mentre correva nuda in mezzo a un branco di scimmie. L’uomo ha tentato di avvicinarsi, ma sia le scimmie che la bambina hanno iniziato a gridare per spaventarlo ed aprirsi una via di fuga. La “caccia” si è prolungata per parecchio tempo, finché l’ufficiale è riuscito a prendere la bambina. Che pochi minuti dopo era nelle mani del medici di un vicino ospedale.

Nelle ultime settimane è stata nutrita, assistita e curata. Lo staff di medici che l’ha seguita ha raccontato i dettagli di un incontro che nel terzo millennio sembrava impossibile: “La bimba si comporta come un animale, mangia senza utilizzare le mani, cammina poggiandosi su mani e piedi, emette suoni gutturali, e non parla né capisce alcuna lingua”. Ancora oggi poi, ogni volta che vede un essere umano tenta di fuggire, ma negli ultimi tempi ha mostrato qualche miglioramento, e ha anche iniziato a camminare per brevi tratti in posizione eretta. La piccola indiana non è la prima (e con ogni probabilità non sarà l’ultima) a rinverdire il mito del ragazzo selvaggio: fra i casi più recenti, Alex, il bimbo ritrovato nel 2001 e allevato dai cani a Talcahuano, in Cile, o Natasha, la bambina russa di cinque anni tornata nella società civile nel 2009 dopo esser stata cresciuta da cani e gatti in Siberia.

La speranza è che Natasha, e Alex, e la piccola indiana, una volta compiuta la non facile impresa di integrarsi, non si trovino un giorno a rimpiangere, come Mowgli e Tarzan, la loro infanzia fra gli animali.

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