martedì 3 marzo 2020

362 - I LABIRINTI ROSA DEL DUCA




Sembra impossibile ma…
Questa è una storia vera. William Cavendish-Bentinck-Scott nasce a Londra nel 1800. E’ il quinto duca di Portland, rampollo dell’altissima nobiltà con disponibilità economiche illimitate. Ama il giardinaggio, la caccia, le corse di cavalli e la lirica. E odia più di tutto il contatto con le altre persone. Per evitarlo costruirà nella sua tenuta del Nottinghamshire, vicino all’antica abbazia di Welbeck, un enorme labirinto di tunnel e ambienti sotterranei. Tutti rosa.

Di carattere assai introverso, il duca paga bene gli uomini al suo servizio. A patto che lo evitino più possibile: così gli impone l’obbligo di ignorarlo se incrociato, di salutarlo o anche solo guardarlo, pena il licenziamento immediato. Con loro e col resto del mondo comunica solo per lettera, e inventa un sistema di posta idraulica per ricevere missive e beni. Alle 12 e alle 20 un trenino riscaldato corre sui binari di tunnel sotterranei per portargli dalle cucine mezzo pollo arrosto. Mangia solo quello, sempre. Esce solo di notte intabarrato con cappotti e mantelli. Lo precede a 40 metri di distanza una serva con una lanterna. Quando è costretto ad andare a Londra, si chiude in carrozza e un ampio tunnel lo porta alla stazione. Da qui la carrozza viene caricata sul treno.

La tenuta è circondata da alti muri e attraversata da una ragnatela di tunnel. Ogni spazio è dipinto con una vernice di colore rosa. Le gallerie esterne, coperte da vetri, riparano alberi e giardini; quelle larghe col fondo piatto sono per carrozze e cavalli. Ci sono tunnel dove può passare solo il duca, altri paralleli per tutti gli altri. E poi centinaia di stanze, ambienti, enormi atri sotterranei: una biblioteca lunga 76 metri, un osservatorio col tetto di vetro, una vasta sala da biliardo, un padiglione per l’equitazione lungo 121 metri e alto 15, una sala da ballo lunga 19 metri con un sollevatore idraulico per trasportare 20 ospiti dalla superficie. Il duca morì nel 1879. Nella sua vita non organizzò mai danze nella sala da ballo, i 100 cavalli delle scuderie non furono mai cavalcati, lasciò un universo sotterraneo con 24 chilometri di gallerie e ambienti faraonici, tutti rosa shocking, tutti inaccessibili, deserti, mai utilizzati.
 
 

 
 

 

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