Sembra
impossibile ma…
Maria
Spelterini, acrobata di origine livornese, è stata la prima donna ad
attraversare le cascate del Niagara sospesa su una corda, e siccome
dopo il buon esito del primo tentativo rischiava di annoiarsi, ha
replicato con i piedi dentro due cestini di frutta, a occhi bendati e
con i polsi e le caviglie ammanettate.
Maria
nasce in una famiglia circense originaria di Livorno, durante una
sosta a Berlino il 7 luglio del 1853. Con la troupe del padre gira
l’Europa e si confronta con diverse discipline, finché non trova
la sua strada, sottile come un filo: l’equilibrismo. Come funambola
si esibisce nel 1872 a Mosca dove attraversa la Moscova e a San
Pietroburgo dove passa da una sponda all’altra della Neva. La prima
performance che finisce su tutti i giornali è dell’agosto 1872,
quando l’immagine pubblicata sull'Univers Illustré la mostra
mentre attraversa il porto si Saint Aubin sull’isola di Jersey. Il
giornale la presenta come la “Donna funivia”, una bella ragazza
formosa del peso di 70 chili che si fa notare anche per i costumi
“outrageous” che indossa. Lo spettacolo sull’isola ha finalità
benefiche: raccogliere fondi per aiutare il piccolo porto sostenendo
il collegamento ferroviario con St Helier. L’ultima esibizione
europea, in Catalogna, è dell’agosto 1873. Conquistato il vecchio
continente, Maria, che ormai è la star che tutti vogliono
applaudire, parte all’attacco dell’America.
Così
l'8 luglio del 1876 in occasione delle celebrazioni del Centenario
degli Stati Uniti, la troviamo a Niagara Falls. Ci sono migliaia di
persone sulle due sponde delle cascate e sul ponte che le collega ad
ammirare la Donna funivia. Lei indossa un costume ridotto (per
l’epoca) e variopinto, e la gente la segue con trepidazione mentre
sale sulla corda di 57 millimetri che collega le due sponde. Sarà un
trionfo, seguito a distanza di pochi giorni da una serie di bis
sempre più complicati. Nell’ultimo addirittura fa il percorso
camminando all’indietro. Tutta l’America ne parla. Lei si
esibisce ancora a Filadelfia, poi a Rosario in Argentina. Qui tenta
una traversata in sella a un velocipede. Che però si rompe. Lei cade
e si ferisce, ma non gravemente. Di lì a poco salirà ancora sulla
corda, con successo, a Buenos Aires. Siamo nel maggio del 1877. E’
la sua ultima esibizione. Conquistato il mondo, si ritira a vita
privata. Di lei non si saprà più niente fino alla sua morte, il 19
ottobre del 1912.
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