Sembra
impossibile ma...
Un
gruppo di ricercatori russi ha risolto il mistero della vasta
struttura artificiale sotterranea di Naryn-Kala: lo scopo e la forma
finora erano sconosciuti, e secondo gli ufologi potevano ricollegarsi
a un'antica fortezza extraterrestre o a un'astronave aliena sepolta.
La
cittadella fortificata di Naryn-Kala si eleva sul panorama di
Derbent, nella repubblica russa del Daghistan, sul mar Caspio. Una
città da sempre strategicamente cruciale per le rotte commerciali
fra l’Europa e il Medio Oriente. Costruita nel VI secolo, la
cittadella con le sue mura di cinta spesse tre metri e alte 20 è
sopravvissuta a guerre, assedi ed invasioni. Nel bel mezzo della
rocca una cupola che emerge dal terreno segnala la presenza di
un'antica struttura sepolta e inaccessibile. Gli archeologi pensavano
a un grande serbatoio; la localizzazione rispetto al disegno
architettonico però non convinceva. Più probabile l'ipotesi di un
tempio del fuoco zoroastriano. Impossibile però dare una risposta
certa, visto il divieto di effettuare scavi sotto la fortezza, che è
Patrimonio dell’Umanità dell'Unesco. Hanno avuto terreno fertile
così le teorie ufologiche, che hanno identificato nell'antro segreto
i resti di civiltà perdute o le strutture lasciate da visitatori
alieni.
Un
team dell'Accademia delle Scienze russa guidato da Natalia Polukhina
ha in gran parte svelato l'arcano. Per 4 mesi gli scienziati hanno
fatto rilevazioni nell'area con la tecnica della radiografia muonica.
In sintesi, i muoni sono particelle formate dall’interazione di
radiazioni cosmiche con l’alta atmosfera, capaci di attraversare
l’intero pianeta. Grazie a strumenti che ne rilevano la presenza, è
possibile capire natura e forma dell'area attraversata. Insomma, una
specie di radiografia. Che ha dato risultati molto dettagliati.
Si
tratta di una basilica cristiana fra le più più antiche del mondo,
costruita nel 300, una struttura a forma a croce orientata secondo i
punti cardinali, alta 11 metri, lunga 15 da nord a sud e larga 13 da
est a ovest, con una cupola al centro. Ma perché sotterranea? Con
ogni probabilità in origine non lo era: fu sepolta nel 700 quando
l'impero persiano dei Sasanidi fece sparire tutti i simboli
cristiani. Rimane un enigma: nell’ala occidentale dell’edificio
sono state rilevate alcune strutture architettoniche ben preservate.
“Anche se abbiamo capito di cosa si tratta – si è limitata a
dire Natalia Polukhina - al momento abbiamo più domande che
risposte”. Ulteriori scansioni più dettagliate chiariranno anche
questo.
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