Sembra
impossibile ma…
Questa
è una storia vera. Anno 1237, oltre 100 bambini escono da Erfurt e
percorrono danzando freneticamente i 25 chilometri che li separano da
Arnstadt. Anno 1374, in molte città del Belgio centinaia di persone
ballano per giorni senza motivo. E’ la piaga del ballo, in tre
secoli sono almeno 10 i casi certi e documentati in Nord Europa. Col
tempo se ne è persa la memoria, ma ne è rimasta traccia in favole
come Il pifferaio magico e Scarpette rosse. Gli studiosi che hanno
cercato di dare una spiegazione non sono andati oltre il “fenomeno
di isteria collettiva” e la psicosi di massa. Ecco l’impressionante
racconto dell’ultimo caso, il più documentato.
Strasburgo,
luglio 1518. Una donna, frau Troffea, inizia a ballare in strada
senza musica e contro la sua volontà. La gente la osserva: una
pazza. Le guardie non sanno che pesci pigliare. Va avanti per ore,
poi vinta dalla stanchezza cade a terra, e dopo un breve sonno si
alza e ricomincia a ballare. Piange, grida, ha i piedi insanguinati.
Poi
un uomo le si affianca, e inizia a danzare con lei. E un altro, e un
altro ancora, stupiti, spaventati. Sette giorni dopo stanno ancora
ballando. E sono in 34. L’incredibile coreografia va avanti con i
danzatori sempre più numerosi e sempre più disperati. Un mese dopo,
a fine agosto, sono in 400. E qualcuno non ce la fa: ictus, infarti,
la danza diventa macabra. Lacrime e sangue, in tanti continuano a
ballare con le caviglie spezzate, implorando pietà.
I
medici pensano a un’intossicazione da ergot, parassita tossico
della segale cornuta. Ma avrebbero dovuto mangiarne a quintali.
Allora danno la colpa al “sangue caldo”. Rimedio, far sfogare le
smanie. Così fanno costruire un grande palco e ingaggiano musicisti.
L’insieme è più piacevole, ma le cose non cambiano. La Chiesa fa
appello a San Vito: i superstiti, caricati su grandi carri, vengono
portati al santuario di Saverne. Qui vengono esorcizzati e gli
vengono fatte calzare scarpette rosse benedette. Siamo a fine agosto.
Ai primi di settembre la piaga, non si sa se grazie a San Vito, si
arresta, misteriosamente come era iniziata.
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