L’ALBERO
DELLE MERAVIGLIE
Sembra
impossibile ma…
C’è
un albero che a prima vista sembra una pianta come tante, ma quando
arriva la primavera i rami si caricano di fiori bianchi, rosa, rossi,
viola: un caleidoscopio di colori. A fine estate poi i fiori si
trasformano in frutti: prugne, pesche, albicocche, nettarine,
ciliegie, mandorle. E’ il “Tree of 40 fruit”, l'unico albero al
mondo capace di produrre 40 diverse varietà di frutti.
Il
creatore (meriterebbe quasi la C maiuscola) di questa meraviglia è
un artista col pollice verde: Sam Van Aken, professore associato di
Scultura all'Università di Syracuse ed esperto di botanica. La sua
famiglia, di origine olandese, vive in una fattoria della
Pennsylvania, dove lui è cresciuto. Facciamo un salto indietro nel
tempo. Nel 2008 Van Aken, che sta lavorando a un progetto artistico
basato su un albero che produce fiori multicolori, viene a sapere che
la vecchia stazione per esperimenti agricoli dello Stato di New York
sta per chiudere a causa di tagli ai finanziamenti. Qui sono
conservate 250 varietà native di frutti con nocciolo, un patrimonio
che rischia di andare perduto. Così decide di acquistare il frutteto
della stazione, grande poco più di un ettaro. Esperto di innesti,
inizia a lavorare con le 250 varietà di gemme a disposizione, ne
seleziona qualche decina, e realizza una catena di innesti su un
singolo albero da frutto, utilizzando tecniche complesse dove niente
è lasciato al caso, con una timeline precisa dei tempi di fioritura
e maturazione di ciascun tipo di frutto. Nel corso di cinque anni
l'albero accumula rami da 40 diversi alberi "donatori",
ciascuno con un frutto diverso.
Dopo
vari tentativi falliti, alla fine Van Aken vede fiorire il suo primo
“Tree of 40 fruit”, un albero che produce 40 varietà di frutta a
nocciolo, del genere Prunus, che negli Stati Uniti maturano in
sequenza tra luglio e ottobre. Un risultato ottenuto senza interventi
genetici ma esclusivamente tramite una lunga serie di innesti.
Un’opera d’arte che è sia un museo vivente che un prodigio della
botanica. Dal 2014 ne ha prodotti 16, installati poi in luoghi
pubblici e privati, giardini comunitari, musei e collezioni private.
Ed è al lavoro per realizzare coi suoi alberi magici un primo grande
frutteto.
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