domenica 29 marzo 2020

426 - IL DIABOLICO PONTE




Sembra impossibile ma...
In Europa esistono numerosi Ponti del Diavolo. Ma il Rakotzbrücke in Germania è il più diabolicamente spettacolare di tutti.

I tedeschi, si sa fanno le cose per bene, e quanto a precisione sono secondi solo agli svizzeri. Così non c'è da stupirsi se, come racconta l'immancabile leggenda, l'architetto che ha ideato il ponte si è rivolto a satana in persona pur di raggiungere quell'obiettivo che continuava a sfuggirgli: progettare una struttura dalla curvatura perfettamente semicircolare in modo da creare l'illusione, quando l'acqua è ferma e limpida e la luce è giusta, di un cerchio completo.

Il Rakotzbrücke, lungo 35 metri, sorge all’interno del Parco naturale delle azalee e rododendri di Kromlau, a poco più di un centinaio di chilometri da Dresda, quasi al confine con la Polonia. Il Parco fu realizzato nel 1860 da Friedrich Hermann Rotschke, cavaliere di Kromlau, grande amante della natura, che volle creare nel bel mezzo della Sassonia un giardino all'inglese con molti piccoli stagni e laghetti immersi nel verde. Sarebbe stato il suo architetto, tornando alla leggenda, a stringere un patto col maligno. Che avrebbe realizzato per lui un ponte inimitabile e in cambio, come al solito, l'anima del primo essere vivente ad attraversarlo sarebbe stata sua. Scontato anche il finale, col diavolo che schiuma rabbia quando vede che a passare il ponte per primo è una capra. Una seconda leggenda vede il ponte come un portale mistico verso un'altra dimensione, e in base a una terza chiunque gli passa sotto con una barca a vela in una notte di luna piena scoprirà le sue capacità magiche e i suoi desideri più reconditi.

Leggende uguali a quelle di tanti altri Ponti del diavolo: ce ne sono a decine, perlopiù costruiti in epoca medievale. In Italia sono una quindicina, a partire da quello stupendo di Borgo a Mozzano, in Garfagnana; in Francia se ne contano 49, un'altra cinquantina sono disseminati nel resto d'Europa. Il Rakotzbrücke è forse il più suggestivo, fotografi e instagramers arrivano da tutto il mondo per rubare uno scatto uscito da una fiaba. Un'immagine labile come un sogno: per guastarne la perfezione basta la siccità estiva, uno scroscio di pioggia o un soffio di vento che increspa il riflesso.

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