Sembra
impossibile ma…
Una
lunga barba lega le storie di due uomini di nome Hans, vissuti a tre
secoli di distanza l’uno dall’altro. E le lega tanto saldamente
che la maggior parte delle fonti tende a considerarle un’unica
storia.
Hans
Nilson Langseth nasce nel 1846 a Eidsvoll in Norvegia. Quando emigra
negli Stati Uniti, a Township nel Minnesota, ha 21 anni e da più di
due non si rade. Aveva iniziato quasi per gioco: una gara cittadina
di lunghezza della barba. Non poteva immaginare che la sua non
sarebbe stata rasata per oltre 60 anni. E Che a tagliarla sarebbero
stati i suoi figli nel 1927, poche ore dopo la sua morte, per
esaudire il suo desiderio di salvarla per i posteri.
Torniamo
al 1870: Langseth si sposa e fa l’agricoltore per diversi anni,
mentre la barba cresce. La sua diventa una sorta di mania: i peli
della barba hanno una vita limitata, e non possono superare i 150
centimetri di lunghezza; lui lega i capelli morti in lunghe trecce,
un po’ come fanno oggi i rasta, e ne fa delle “extension” ante
litteram per quelli vivi. Più avanti negli anni, Langseth gira gli
Stati uniti con uno spettacolo di fenomeni da baraccone. Muore a 81
anni. La barba, tagliata dai figli e conservata per 40 anni in una
cantina, sarà poi donata allo Smitshsonian Institute dove è tuttora
visibile. Misura 5 metri e 33, record ratificato dal Guinness dei
Primati. Senza contare gli oltre 30 centimetri lasciati ad ornare il
mento del defunto.
L’altro
Hans, che molti confondono col primo, si chiama Steininger. Nato a
Braunau am Inn in Austria, diventa famoso per la sua barba, che porta
arrotolata in una sorta di guaina di pelle. E’ la più lunga
registrata nei libri di storia: nel 1560 misura quasi un metro e
mezzo. Nel 1567 scoppia un incendio, e Steininger cerca di fuggire.
Inciampa però nella barba, cade e si rompe il collo. La barba viene
salvata, ed è ancora visibile nel museo del borgo austriaco. Che fra
l’altro è noto per aver dato i natali ad un altro personaggio
famoso (meglio, famigerato): niente barba stavolta, solo un paio di baffetti...
Ecco
Langseth in un breve filmato d’epoca.
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