Sembra
impossibile ma...
Fino
a poco più di 50 anni fa in Sardegna i familiari dei malati
terminali chiamavano “sa femmina accabadora'' per sopprimere il
moribondo con un colpo di “su mazzolu”.
Ringrazio
Ugo Costamagna che mi segnala questa forma tradizionale di eutanasia
praticata per porre fine alle sofferenze, specie in paesi sperduti,
dove il medico più vicino era a molte ore, se non giorni, di
cavallo. “Sa femmina accabadora” (dallo spagnolo acabar, finire)
entrava nella camera del malato sempre di notte, dopo aver fatto
uscire i familiari, vestita di nero e col viso coperto, e portava a
termine il suo compito con un colpo di ''su mazzolu”, un bastone di
olivo lungo una quarantina di centimetri con un'impugnatura che ne
facilita l'uso. In certi racconti il colpo letale era sostituito da
un più pietoso soffocamento con un cuscino. Subito dopo
s'accabbadora andava via silenziosamente come era venuta, e i parenti
del morto remuneravano il suo servizio con prodotti dell'orto e dei
campi.
Gli
ultimi episodi documentati da testimonianze orali sarebbero avvenuti
a Luras nel 1929 e a Orgosolo nel 1952. Gli antropologi sono divisi
sul ruolo dell'accabadora e perfino sulla sua esistenza. Per alcuni
sarebbe un'invenzione, una delle tante storie noir che si
raccontavano ai bambini davanti al focolare; per altri ci sarebbero
le prove di donne chiamate ad accompagnare il moribondo fino agli
ultimi istanti di vita, ad aiutarlo e sostenerlo nell'agonia, senza
però intervenire direttamente per accelerarne il passaggio. Ma nella
parte centro-settentrionale dell’isola (Marghine, Planargia, la
Gallura...) diversi vecchi raccontano (o hanno raccontato in anni
recenti) di aver visto con i loro occhi s'accabadora in azione.
Pratiche tradizionali di eutanasia esistono in altre parti del mondo,
e sono ritenute un fatto naturale: in Sardegna il ruolo
dell'accabadora sarebbe stato di aiutare a morire, così come la
levatrice aiuta a nascere; tanto che secondo alcuni si sarebbe
trattato della stessa persona, vestita con abiti chiari o neri a
seconda della situazione.
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